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Pochi minuti fa il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Verona, è tornato a parlare anche della sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina. Questo une stratto delle sue parole: 

"Il Bentegodi è uno stadio che spinge molto, troveremo un ambiente caldo e dovremo farci trovare pronti indipendentemente dal momento dell'avversario, quella è una situazione che non ci compete. Noi dovremo ragionare sulla squadra che andiamo ad affrontare, sappiamo che farà di tutto per ottenere un risultato positivo. La dovremo affrontare nel migliore dei modi sia dal punto di vista fisico che psicologico, è uno scontro diretto molto importante”.

"La vittoria di mercoledì genera moto entusiasmo, ma non voglio euforia"

Ha parlato anche dell’importanza che ha avuto la vittoria di mercoledì contro la Fiorentina: ”E' chiaro che il risultato positivo genera entusiasmo, ma non deve trasformarsi in euforia. Per quanto riguarda la condizione psico-fisica della squadra posso dire che è ottimale. Ma tutto poi dipende da come noi affrontiamo questa partita: deve esserci entusiasmo per la vittoria di Firenze, ma non di più. Bisognerà essere maturi. De Sciglio fa parte dei convocati, Grassi no”.

"Henderson è importante per l'Empoli. Domani servirà determinazione"

Tra i protagonisti della sfida di mercoledì c’è anche Henderson: “Lui ha giocato la maggior parte delle partite, in qualcun'altra è partito da subentrato. E' un giocatore importante che quest'anno fin dal primo giorno di ritiro s'è messo a disposizione del gruppo. A Firenze ha giocato tutta la gara, dovrò fare delle valutazioni anche in base al minutaggio. Detto ciò, il risultato lo si porta a casa non solo con chi parte dall'inizio, ma spesso soprattutto con chi subentra. Domani servirà tanta determinazione. La determinazione è tutto, non solo in un contrasto ma anche nel battere una rimessa laterale. Sono i dettagli che nell'arco di una partita ti fanno vincere o perdere una gara”.

"A Belardinelli manca qualcosa ma.."

Ha poi concluso parlando di Belardinelli: “Sono stato abbastanza chiaro col ragazzo: per ritrovare una continuità debba giocare con continuità. Gli mancano alcuni aspetti perché rientra da un infortunio che l'ha tenuto in disparte per un anno e mezzo: ci vuole del tempo affinché lui recuperi non tanto l'aspetto fisico sulle distanze lunghe, ma sul breve. Sullo stacco. Più minutaggio fa, più ritorna il giocatore che è. Nella gara di Firenze ha fatto bene nel primo tempo quando i ritmi non erano altissimi, poi nel secondo tempo la Fiorentina ha cambiato registro e ha avuto qualche difficoltà in più. Considerando che era la partita di rientro ha fatto bene, poi ci sono tante dinamiche che può migliorare solo andando a giocare. E quando dico di andare a giocare, mi riferisco al mandarlo in Primavera".

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