Turnover o non turnover?
In attesa della partita tra Roma e Bologna che chiuderà questa sera la ventiquattresima giornata di Serie A, con i tre punti di Ferrara la Fiorentina ha scavalcato la Sampdoria e raggiunto il Torino all'ottavo posto, a meno tre dai giallorossi, Lazio e Atalanta. Proprio le sconfitte dei laziali e dei nerazzurri hanno permesso alla banda di Pioli di riavvicinarsi al settimo posto, l'ultimo che consente l'accesso all'Europa League. All'orizzonte ci sono tre partite che diranno molto sulla stagione della Fiorentina: prima l'Inter al Franchi, poi l'andata della semifinale di Coppa Italia contro l'Atalanta e infine la trasferta a Bergamo in campionato. E proprio in vista della Coppa Italia e pensando anche al giorno e mezzo di riposo in più di cui beneficeranno i giocatori di Gasperini, è legittimo chiedersi se sia giusto o meno fare un po' di turnover contro l'Inter per arrivare il più freschi e riposati possibile all'appuntamento con la Dea. D'altronde la Coppa Italia, almeno in linea teorica, è la strada più breve per tornare in Europa e, soprattutto, per tornare ad alzare al cielo un trofeo che in riva all'Arno manca ormai da diciotto anni. Un dilemma a cui Pioli proverà a rispondere durante tutta la settimana: in difesa Laurini e Hancko potrebbero far rifiatare Ceccherini e Biraghi, così come a centrocampo Dabo e Norgaard potrebbero sostituire Edimilson e Veretout. In attacco, posto che difficilmente Pioli rinuncerà a Chiesa, potrebbe toccare a Simeone, senza dimenticarsi di Pjaca e di un Mirallas che sta cercando di bruciare le tappe per essere a disposizione di Pioli contro l'Atalanta.