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Il portiere danese Oliver Christensen. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Il portiere danese Oliver Christensen. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

A modo suo Oliver Christensen un piccolo record potrà vantarlo: è verosimilmente uno dei pochi portieri nella storia del calcio ad aver superato due turni ai rigori, senza pararne alcuno. Non certo una colpa ma neanche un valore aggiunto, concetto allargabile anche alle altre dinamiche della sua (rara) conduzione di gara. Il danese è stato bloccato anche da un infortunio in questa stagione ma ieri è riuscito a mettere insieme il suo decimo gettone, coppe comprese.

Un investimento che non ha alzato il livello dei portieri

Il bilancio della sua stagione recita quindi 10 presenze, con 15 gol subiti, un giudizio che nella migliore delle ipotesi può essere sospeso e un investimento intorno ai 4 milioni che non ha certo alzato il livello della porta della Fiorentina. Ieri una prestazione tra incertezze e pasticci, in primis quello in compartecipazione con Ranieri, che ha causato il rigore di Lazovic.

Ma c'è o no un progetto giovani?

L'apertura del Viola Park e la sfilza pazzesca di trofei raccolti dalla Primavera hanno facilmente messo in bocca alla dirigenza viola il famoso “progetto giovani”, spesso anche comodo paravento per idee non così ambiziose. Eppure il (da tutti riconosciuto) enfant prodige Tommaso Martinelli, classe 2006 ed ex portiere della Primavera, ieri ne ha guardata un'altra dalla tribuna. Non che il ripolese debba essere lanciato nel fuoco della Serie A ma se l'unico obiettivo è costruirsi il futuro in casa, un mezzo investimento, un ritocchino, una toppa messa lì a tamponare come è stato fino ad oggi il buon Christensen perde decisamente di senso.


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