Alzi la mano chi al 4-2 della Fiorentina...

Alzi la mano chi, dopo il secondo gol di Dusan Vlahovic, guardando il tabellone che recitava Fiorentina 4-2 Milan, non ha pensato a quel 20 ottobre 2013. Peccato, per quello sfortunato autogol di Venuti all'ultimo secondo, altrimenti le somiglianze con la partita contro la Juventus cominciavano a essere parecchie, non solo per il risultato.
A partire dal fatto che sia Juventus che Milan arrivavano al Franchi da imbattute: bianconeri dopo sette giornate, rossoneri dopo undici. Primo tempo finito 0-2 in un caso, 2-0 nell'altro, con le partite che sembravano già essere ben indirizzate. Ieri sera il 3-0 di Vlahovic sembrava aver messo il sigillo, poi la sbandata viola: 3-1, 3-2. Cuori in gola.
Poi l'uomo che da subentrante riporta la Fiorentina sui binari, così come aveva fatto Joaquin contro la Juventus. Questa volta tocca a Nico Gonzalez, uomo imprescindibile per la squadra viola che entra e fa paura ai rossoneri. Alza il baricentro viola, ruba la palla a Theo Hernandez e serve il serbo: 4-2.
E infine l'uomo copertina: da una parte Giuseppe Rossi, dall'altra Dusan Vlahovic. Rispettivamente una tripletta e una doppietta per portare la Fiorentina in paradiso. Gol che portarono Pepito in cima alla classifica cannonieri, così come per il numero 9 viola ieri sera.
Se da una parte l'emozione è stata un crescendo, ieri sera è stata un saliscendi degno del miglior rollercoaster. Sicuramente la vittoria contro la Juventus ha avuto e avrà sempre un sapore diverso. Insomma, le differenze ci sono. Alla fine però, quello che conta sono i tre punti. Peccato per quell'autogol, perché la Fiorentina ci ha fatto divertire (e soffrire) come quel 4-2 di otto anni fa.