Reginaldo: "Richardson mi ricorda Liverani, Colpani una grande intuizione. L’esplosione di Kean merito anche della Juventus"
L'ex attaccante della Fiorentina, Reginaldo, è stato intervistato da News.Superscommesse.it per parlare del momento dei viola.
Su Palladino ha detto: “Sapevo che Raffaele fosse bravo, perché lo si è visto già a Monza, ma non mi aspettavo che venisse fuori un grande allenatore, perché tale si sta dimostrando".
E poi: "Il popolo fiorentino, a cui sono legatissimo, vive per la propria squadra e deve essere molto grato a Rocco Commisso, perché come presidente ha fatto di tutto per la Fiorentina, a cominciare dal bellissimo "Viola Park" (...). Farà ancora tanto altro, ne sono certo, per questo è giusto sognare cose in grande. Oltre che per la dirigenza e per Palladino, sono molto contento per Moise Kean. È in un periodo di forma che non aveva mai raggiunto prima e sta facendo vedere tutto il proprio potenziale, anche se già sapevo di cosa fosse capace. (...) Se riescono tutti a mantenere questa concentrazione e questa voglia di entrare nella storia del club, tra le prime quattro posizioni ci può essere anche la Fiorentina. Devono crederci, pur sapendo che sarà molto complicato”.
Sempre su Kean ha aggiunto: "In questo periodo sta vivendo la migliore condizione della propria carriera, ma è anche vero che lui alla Juve ha avuto i suoi spazi e le sue opportunità per mettersi in mostra. Credo che non abbia vissuto bene la coesistenza con gli altri compagni di reparto, perché era inevitabile che la concorrenza fosse molto alta. (...) Anzi, dico di più: penso che lui dovrebbe essere contento e riconoscente per quello la Juve gli ha riservato. Se sta venendo bene fuori con la Fiorentina è anche perché a Torino avrà imparato tanto, soltanto che non riusciva a rendere come desiderasse. (...) Quindi, sono molto contento per lui che stia giocando alla grande a Firenze, ma non deve dimenticare il suo passato. (...)”
E infine: "Volendo citare alcuni nomi, direi che quella Colpani sia stata una grande intuizione (...). Tra i giovani più interessanti c'è sicuramente Amir Richardson, un ragazzo che, se riesce ad acquisire ancora più rapidità, può diventare tra i più forti in circolazione. In alcuni aspetti, mi ricorda Fabio Liverani, anch'egli un mancino che riusciva fare cose che ho visto da pochi. Non era veloce, però lo ricordo con piacere e lo ringrazio ancora oggi, perché con alcuni suoi lanci millimetrici mi permise di realizzare alcuni goal importanti con la Fiorentina”.