Aspettare, aspettare, aspettare: dietro la conferma di Montella c'è di più
Tutti intorno a Montella. Dopo la sconfitta contro il Lecce, la società con la sua più alta carica, il Presidente Rocco Commisso, si è stretta attorno al proprio allenatore, Vincenzo Montella.
Qualcuno ha criticato questa scelta, altri l’hanno apprezzata fatto sta che il postpartita di sabato è stato un autentico delirio.
Tra importanti testate che rilanciavano un esonero del tecnico campano e lui che, alle interviste, parlava di una squadra che ha dato il 100%, il caos ha regnato sovrano.
Ma dietro alla conferma di Montella ci sono diverse motivazioni. In primis quella della credibilità. Il Presidente Rocco Commisso quando ha scelto la Fiorentina ed ha abbracciato la sua causa, ha deciso insieme al suo staff e al Direttore Sportivo Daniele Pradè di tenere Vincenzo Montella. La presentazione davanti al Nasdaq, la tournèe americana, gli abbracci e le strette di mano.
Esonerare Montella sarebbe un segnale di fallimento, quindi nonostante i risultati e le presentazioni recenti, il tecnico continua ad esser saldo sulla panchina viola.
La dizione “stagione di transizione” rappresenta a pieno la conferma di Montella. C’è bisogno di arrivare a Maggio per ripartire. Commisso si è trovato le chiavi della Fiorentina con squadra e staff già fatti quasi in toto e quindi non ha potuto cambiare troppo della squadra. E Montella rappresenta il traghettatore di questa squadra.
Cambiare cosa porterebbe? Scompiglio, caos. Forse più di quello che c’è adesso.
Platone diceva, l’uomo è un prigioniero che non può aprire la porta della sua prigione e scappare… deve aspettare.