Gudmundsson per dare la scintilla alla Fiorentina, che però ha problemi enormi in difesa. Pongracic fermato dall'infortunio e i soliti noti per sostituirlo. Ma tra i reparti la differenza è abissale
Doveva essere il giocatore sotto esame per la partita contro la Lazio, riprendendosi il posto da titolare al centro della difesa della Fiorentina, e invece è stato l'assente a sorpresa della vigilia. Marin Pongracic non sarà della partita domani al Franchi contro i biancocelesti, fermato da un problema muscolare a poche ore dal match.
Palladino lo aveva già in mente a guidare la linea a tre con ai suoi lati Quarta e Biraghi, ma il croato non ci sarà. E ora? Tolta una pedina, le scelte sono già pochissime per l'allenatore viola per la linea a tre. Dopo questo inizio di campionato è stato evidente come Ranieri faccia fatica a essere il centrale del trio di difesa, non solo per la prestazione a Bergamo, così come Biraghi fatichi come braccetto di sinistra. Cose note, se si pensa che Ranieri ha passato gran parte della carriera come terzino adattato anche a difensore centrale, mentre il capitano viola sono le prime volte che sperimenta la posizione. Grande spirito di sacrificio e adattamento, ci mancherebbe, ma se la situazione è questa con una sola defezione allora c'è più di qualche problema.
Quello principale sembra essere la mancanza di un leader là dietro, che faccia la voce grossa e guidi il reparto insieme a De Gea. Pongracic era il designato sostituto di chi lo aveva fatto fino a ieri (Milenkovic), ma il suo inizio di campionato è stato tutto fuorché positivo. Se poi ci si mettono anche gli infortuni. Per un Quarta bravissimo sotto porta ma con gravi amnesie quando è in copertura, c'è una coppia di giovani composta da Comuzzo e Moreno ancora tutta da scoprire. Il classe 2005 viola si è già fatto vedere e non ha sfigurato, ma non può prendersi il reparto sulle spalle. Moreno a questo punto lo si aspetta presto in campo.
E appellarsi a Gudmundsson per dare la scintilla alla squadra con una situazione difensiva del genere, fa quanto meno riflettere. Soprattutto se si guarda il fatto che il reparto offensivo, sulle spalle di Kean, fino ad ora non ha sfigurato, anzi… Gli serve aiuto, è innegabile. E l'islandese potrebbe essere fondamentale per aumentare il peso e la capacità offensiva viola. Un modo anche per dare una scossa ai vari Sottil, Ikoné, Colpani e Beltran. Tanti nomi per pochi posti.
A differenza di una difesa che ha pochi nomi per diversi posti. E alla quale il rientro in gruppo di Gudmundsson può dare un aiuto solo marginale. Dietro serve svoltare. Da tre a quattro, cambiando interpreti, lavorando a più non posso… Palla a Palladino, scusate il gioco di parole, e parola al campo. Innegabile che lo squilibrio di questa Fiorentina sia ben evidente e pronunciato verso il reparto offensivo.