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Nikola Milenkovic si avvicina alla permanenza in viola facendo tirare un sospiro di sollievo, la crescita di Igor è stata costante nell’arco della stagione. La coppia centrale titolare viola oggi è serbo-brasiliana, e di dubbi non ce ne sono. Per qualcun altro invece oggi si stagliano un po’ di nubi sul futuro alla Fiorentina. Martinez Quarta e Matija Nastasic non lasciano tranquilli. Ragioni diverse alla base ma la sostanza è la stessa, entrambi i difensori non danno le necessarie garanzie di rendimento alla Fiorentina. 



Martinez Quarta: difficile non parlare di delusione


La dirigenza viola ha investito una cifra molto alta per Martinez Quarta, puntando con vigore sul giocatore cresciuto nel River Plate. Dopo l’iniziale ambientamento, il classe ’96 sembrava pronto ad imporsi nella retroguardia viola, ma si è purtroppo perso per strada. Un ragazzo  gagliardo, sfrontato, di personalità e che invece appare ora smarrito. Dopo lo stop per il Covid e l’esplosione di Igor, il centrale argentino ha collezionato esclusioni e prove molto opache, commettendo anche errori decisivi. Martinez Quarta è un elemento di ottimo piede, doti tecniche non banali, grande carattere. Il difensore visto negli ultimi mesi e nel precampionato è la fotografia di un giocatore timoroso, impreciso, spesso fuori fase e dannoso. Italiano ha dato varie occasioni al ragazzo, che però non le ha sfruttate. A tutti gli effetti una (costosissima) riserva, serve che Quarta ritrovi le migliori prestazioni perché il calendario viola in stagione è destinato ad essere fitto di impegni e ci sarà bisogno di coinvolgere tanti effettivi. 



Il Nastasic bis? Non ha funzionato...


E’ sceso in campo col contagocce Matija Nastasic, scelto da Italiano in rarissime occasioni e certamente più utile alla Serbia che alla Fiorentina. Il ritorno del classe ’93 a Firenze, dopo l’ultima avventura allo Schalke, non ha aggiunto il contributo di solidità ed esperienza sperato. Nastasic ha finito per appesantire il monte ingaggi (1.6 milioni per il quarto centrale, cifra del tutto fuori mercato per le casse gigliate), senza fornire un’alternativa affidabile al reparto anche per via di una forma fisica precaria. Tra i pochi calciatori della rosa ad avere esperienza internazionale tra Champions ed Europa League, c’è da capire se Fiorentina e Ramadani troveranno una via per l’uscita del difensore mancino (c’è il gradimento della Salernitana in Italia) o se la dirigenza viola sceglierà di pendersi il rischio di rinnovargli ancora la fiducia. In arrivo un’annata particolare ed intensa in cui il ragazzone ex Partizan prenderà parte pure al Mondiale in Qatar.


La Fiorentina dovrà capire come muoversi per regalare ad Italiano un pacchetto difensivo che possa essere più solido rispetto a quello della passata stagione. In virtù dei possibili tre impegni stagionali, sarà necessario valutare con attenzione se lasciare intatta l’attuale retroguardia o puntellare il reparto in modo da vere maggiori garanzie sul il piano tecnico, tattico e fisico. 


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