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Le turnazioni, ossia la sgradevole traduzione del termine anglosassone ‘turnover’, sono state l’aspetto più dibattuto dell’inizio di stagione della Fiorentina. Il noioso pari contro l’Empoli e la sconfitta di Udine erano state additate come partite in cui le eccessive rotazioni -ecco, già questo suona meglio- avevano portato al tracollo del gioco. E dei risultati pure. La doppia competizione ha tolto sin da subito tante energie alla squadra e lo stesso Italiano non lo ha nascosto qualche tempo dopo il playoff di Conference League.

È evidente che la rosa attuale della Fiorentina non sia in grado di far giocare tutti e 25 i giocatori allo stesso modo. La qualità delle riserve non è a un livello tale da permettere di fare sempre una formazione completamente diversa dalla precedente. Una situazione in cui l’ex allenatore dello Spezia si era ritrovato anche sul finire della passata stagione. I prossimi appuntamenti, però, costringeranno a prendere una decisione difficile: mettere subito in campo chi torna dalle nazionali (pensiamo a Gonzalez) oppure fare turnover in vista degli Hearts?

Con un solo punto in due giornate, il girone di Conference League non è compromesso se, e solo se, la Fiorentina riesce a battere gli scozzesi (almeno una volta e non perdendo l’altra). Quindi, la partita che succede l’Atalanta diventa già uno snodo cruciale della stagione. Uscire ai gironi della terza competizione d’Europa, da cui la Viola mancava da sei anni, sarebbe vergognoso (visto anche il livello degli avversari). La domanda allora sorge spontanea: Italiano farà riposare i migliori al rientro dalla sosta, per metterli tutti insieme dal primo minuto in Scozia, oppure cercherà i tre punti anche in casa della capolista?

Il cuore direbbe di provare a farle entrambe, ossia di risalire la classifica contro una diretta concorrente, inserendo dall’inizio tutti gli elementi significativi. Da domenica sera al giovedì successivo non passeranno però tante ore e il rischio di schierare in ambo le gare solo i migliori potrebbe avere ricadute come quella di Milenkovic. Quindi, dato che, in questo momento, la Fiorentina deve necessariamente aggiustare la classifica di Coppa, non sarebbe proprio assurdo vedere una parte dei ‘top’ fuori contro l’Atalanta. Una scelta su cui Italiano dovrà riflettere con attenzione, pena non pregiudicare -in parte, ovviamente- Serie A ed Europa nel giro di quattro giorni.


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