Teocoli: "Pioli è l'unico superstite dello Scudetto, sono molto sorpreso. La Fiorentina può ambire alla Champions"
Quest’oggi il comico e noto tifoso del Milan Teo Teocoli, durante un collegamento con Radio Bruno, ha commentato la sfida di questa sera tra i rossoneri di Stefano Pioli e la Fiorentina.
“Da milanista io rispetto sempre la Fiorentina, soprattutto quella di questa stagione: i viola stanno giocando bene e hanno in rosa un giocatore come Jack Bonaventura. Quando andò via dal Milan nel spogliatoio era un vero e proprio leader, sono rimasto molto meravigliato dal suo addio. E’ un ragazzo che si è sempre comportato bene, in campo ha sempre dato il massimo oltre che ad avere una visione di gioco molto buona. Penso che quella di stasera sarà una bella partita. La Fiorentina è una squadra che gioca bene e che non è mai trattata, sopratutto televisivamente, come le altre, se ne parla sempre troppo poco. E sinceramente non capisco il motivo. Ad Italiano però, giustamente, questo non importa e lo sta dimostrando in campo: è un allenatore che farà strada”.
Qualche parola anche per Stefano Pioli: “Il suo è un caso un po’ strano. La scorsa estate hanno fatto fuori tutti i protagonisti dello scudetto tranne lui. Maldini e Massara erano due che hanno fatto grandi cose, e soprattutto facevano sentire la loro presenza alla squadra. Ibrahimovic era il leader dello spogliatoio e dava molto carica alla squadra, era un vero e proprio motivatore sopratutto quando fisicamente non stava bene. Andando via tutti e arrivando un sacco di giocatori stranieri, non so come si possa risolvere la situazione. C’è stata un’ottima partenza, ma poi via via la squadra si è persa. La Fiorentina invece è diversa: o vince o perde. Quando vince lo fa molto bene, quando perde lo fa sonoramente. Io la metto comunque nella rosa delle squadre che lotteranno per la Champions”.
Ha poi concluso parlando degli attaccanti rossoneri, Camarda: “Il giovane attaccante non ha neanche 16 anni, sono andati a prenderlo direttamente all’oratorio. Mi intimorisce che un ragazzino possa giocare, non tanto per la classe ed il talento ma per la sua fisicità. Conosco solo Rivera che esordi cosi giovane, ma quella è un’altra storia”.