Il nuovo vestito della Fiorentina è un ritorno alle origini per Palladino? I numeri fanno emergere una contraddizione... e un indizio su come può cambiare la squadra
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Dopo tre sconfitte consecutiva, la Fiorentina è finalmente tornata a sorridere battendo il Lecce. Un successo faticoso, decisamente non risolutivo di tutte le difficoltà che la squadra si trascina dietro, ma un'enorme boccata d'ossigeno utile soprattutto per il morale. E dalla serata del ‘Franchi’ arriva un'indicazione tattica curiosa, che potrebbe protrarsi fino al termine della stagione.
Da tre a quattro, poi di nuovo a tre? L'evoluzione del sistema
Conosciamo bene l'impostazione ‘classica’ del tecnico viola Raffaele Palladino, che nell'esperienza a Monza si è fatto valere principalmente con un 3-4-2-1, o comunque con un sistema che prevedesse la difesa a tre. Aspetto riproposto anche nelle primissime uscite con la Fiorentina, salvo poi cambiare a corso d'opera con il simil 4-2-3-1 che ha dato il via ai due mesi d'oro. Contro il Lecce, tuttavia, la squadra è tornata a tre viste le esigenze della vigilia. Perché può essere un ritorno definitivo alle origini?
Servono le fasce per attaccare: i numeri aiutano a capire
Il tutto nasce da un fattore tattico. Come si vede da FBRef, la Fiorentina è decima, perfettamente a metà classifica, per progressive carries (conduzioni palla prolungate). Una posizione non altissima, eppure da questo fondamentale scaturisce gran parte della produzione offensiva viola, che dipende molto dalle incursioni sulle fasce. Non a caso, Dodô è il primo giocatore della Serie A nella classifica individuale, con 99. E tra i migliori dieci ci rientra anche l'ex viola Riccardo Sottil, partito a gennaio. Esempi concreti? Ricordiamo il secondo gol della Fiorentina a Como, con una sgroppata di oltre cinquanta metri del giocatore del Milan che poi serve Kean. Ma basta anche l'ultima rete viola, quella di Gosens su cross di Dodô che nasce dopo conduzione in velocità, saltando Gallo.
Una particolare rivoluzione a gennaio. Che il 3-5-2 sia la strada?
Emerge una piccola contraddizione, sulle scelte fatte da Palladino e dalla società all'unanimità, come più volte ribadito da entrambe le parti. Gli esterni pesano tantissimo nell'attaccare, eppure nel mercato di gennaio sono andati via la maggior parte degli interpreti laterali. Una rivoluzione forte sul piano del gioco, anche se la Fiorentina per ora fatica tantissimo e le presunte nuove idee faticano a emergere. La squadra, forse, sta cambiando vestito: che le fasce non siano interamente dedicate a Dodô e a Gosens per sfruttarle in chiave più offensiva? Che il 3-5-2 sia la nuova strada della Fiorentina?