Allenare una squadra che lottava per non retrocedere? Gattuso può fare come Montella, ma Commisso deve dargli garanzie
Più si avvicina la fine del campionato, più aumentano le voci su chi sarà il nuovo allenatore della Fiorentina. In questo momento Gattuso sembra in pole position, ma non sono pochi coloro che nutrono dei dubbi in merito al suo arrivo. Dubbi che nascondo da un ragionamento ben preciso: perché mai Gattuso dovrebbe accettare di allenare, dopo il Napoli, una squadra che negli ultimi anni ha lottato per la salvezza?
Un dubbio lecito, che però regge fino a un certo punto. E' vero che in questo momento prendere in mano le redini della Fiorentina sarebbe un rischio, ma è anche vero che in passato ci sono state molte situazioni come questa. La stessa Fiorentina, quando nel 2012/13 fu presa da Montella iniziando un nuovo ciclo, veniva da una lotta per non retrocedere. Eppure ciò che spinse l'ex tecnico del Catania ad affrontare quella sfida furono le ambizioni e le garanzie dei Della Valle.
Ambizioni che, probabilmente ancor più grandi, possiede anche Rocco Commisso. Una società sana, in crescita, dovrebbe rappresentare uno stimolo per un allenatore, nonostante i risultati sul campo siano stati deludenti finora. Anzi, conoscendo Gattuso, probabilmente la missione di riportare una squadra dai bassifondi della classifica a lottare per l'Europa lo stimolerebbe ancora di più.
Ovviamente non è facile, ma l'unica cosa da fare al temine di questa stagione sarà azzerare tutto e ricominciare da capo. Con un nuovo allenatore, certo, ma anche con nuovi giocatori e nuovi dirigenti. Da questo punto di vista tutto dipende da Commisso, che sarà il primo a dover offrire garanzie mettendosi oltretutto a disposizione di eventuali richieste del nuovo allenatore. A partire dal mercato, che mai come la prossima estate sarà decisivo per stabilire le sorti della Fiorentina.