Schmidt: "Via libera al nuovo stadio e ci sono due aree dove si può fare. Franchi si può ancora bloccare, deve trasformarsi in un centro di produzione culturale"
Si avvicina l'appuntamento con il ballottaggio per la poltrona di sindaco di Firenze. Il candidato del centrodestra, Eike Schmidt, intervenuto su Lady Radio, è tornato a parlare della questione stadio.
“Le prime demolizioni sono partite nel mezzo della campagna elettorale per mettere le mani sullo stadio e anche la palestra è stata chiusa - ha detto - Ma si può ancora fermare tutto. L'idea non è quella di lasciare lo stadio così com'è, c'è bisogno di un restauro, che costa 120 milioni e 100 sono anche finanziati. Se non si trovano i fondi, c'è il grave rischio che per tre stagioni debbano venire allo stadio in numero contenuto”.
E poi: “Bisognava prima costruire il nuovo stadio poi il Franchi poteva essere restaurato. Da membro della commissione che ha giudicato i progetti, dico che dal punto di vista architettonico è bello, ma la nostra idea è quella di trasformare il Franchi in un centro di produzione culturale e di sviluppo. Prima però dobbiamo dare il via libera al nuovo stadio, farlo con soldi privati, o con project financing che è un'opportunità molto ghiotta, non c'è il rischio di non trovare investitori”.
Sull'area dove costruirlo: “Caserma Perotti? C'è stato il ministro dello sviluppo economico a favore. E' una delle due zone di Firenze che si devono verificare ed è una verifica che si fa velocemente. E ci sarebbe anche un'alternativa nel caso... La mia preferenza è comunque per questa soluzione per il traffico e i collegamenti, ma anche la Mercafir non era una cattiva idea”.