Per un Beltran superstar manca un Nzola... che fatica a trovare lo specchio contro una squadra di due categorie inferiore. E adesso per Roma c’è una candidatura fortissima
La partita vinta, anzi stravinta, contro il Cukaricki ha visto uno show di Lucas Beltran. Una performance da superstar quella dell’argentino, che non solo ha trovato il suo primo centro con la Fiorentina, ma ha bensì suggellato la sua gara con una doppietta d’autore. Il secondo gol, specialmente, entrerà negli annali del club gigliato: un pallone a prendere controtempo un portiere... che diciamo non fosse proprio irreprensibile.
Ma poco importa se l’avversario era almeno due categorie sotto alla Fiorentina, ciò che è rilevante è lo sblocco definitivo del numero 9. O almeno questo è ciò che si spera. Ma passiamo alle note dolenti. Perché sì, contro i serbi c’è comunque da segnalare un’insufficienza. Quella di Nzola, subentrato – nemmeno troppo tardi – reo di aver cestinato almeno due validissime occasioni per timbrare il cartellino.
Sempre lontano dalla traiettoria di cross, barcollante in area di rigore quando cerca la coordinazione per andare al tiro e... anche nel bel mezzo della conclusione di Pierozzi che verosimilmente sarebbe finita nello specchio. Un’altra bocciatura, pesante (visto il mediocre livello della retroguardia avversaria) che adesso potrebbe significare anche qualcosa di più.
La prova di Beltran di giovedì sera, infatti, ha convinto tutti. Nessuno escluso. Ecco che adesso Italiano dovrebbe pensare di cambiare le gerarchie. Lanciando Lucas ancora dall’inizio contro la Lazio e magari anche la volta dopo... contro la Juve. C’è un nuovo numero 9 in città e, seppur il ballottaggio abbia ancora senso contro i modesti avversari della Conference, il tecnico non può più fare finta di non vedere. Beltran deve diventare il titolare. E per quanto M’Bala potrà essere utile per lo sviluppo della manovra d’attacco, Italiano dovrà farsene una ragione.