Agroppi a FN: "Firenze ambiente difficile ma Italiano ha fatto un buon lavoro, peccato per i punti persi. Al tecnico della Fiorentina consiglio di mettersi giacca e cravatta e presentarsi meglio"
Aldo Agroppi ha allenato la Fiorentina in due occasioni diverse ed ha militato per tanti anni al Torino, vincendo ben due Coppe Italia e mettendo insieme oltre 200 presenze con la casacca granata. Per parlare dell'imminente e delicata sfida tra la squadra di Commisso e Cairo di sabato prossimo, Fiorentinanews.com ha contattato in esclusiva l'ex calciatore e poi allenatore, che ha avuto modo di affezionarsi ad entrambe le realtà.
‘A Firenze tutti possono essere finora soddisfatti del campionato. Non vanno addossate tutte le colpe a Italiano quando le cose non vanno bene’
“Credo che la Fiorentina abbia fatto finora un buonissimo campionato. Peccato per i soliti punti persi ingenuamente quando ormai la partita sembrava indirizzata verso la vittoria e oggi la classifica sarebbe da sogno. Invece, come succede spesso nel calcio, le partite le perdi quando meno te lo aspetti. La Fiorentina però tutto sommato deve essere soddisfatta, dalla società ai tifosi. A me non piace quando vedo mister Italiano offeso, deriso. Non va bene, questo non è più calcio. Italiano è una persona per bene e fa di tutto per tirare fuori il meglio dai suoi calciatori e gli allenatori non sono dei fenomeni: qualche volta ci riesce ed altre no. Non vanno addossate tutte le colpe all’allenatore quando la squadra non vince. Io l’allenatore l’ho fatto e mi sono preso le mie colpe, analizzavo e cercavo di capire fino a che punto avessi sbagliato, poi però ci sono anche le responsabilità dei calciatori. I giocatori devono essere più presenti in occasione di gol presi banalmente. Si vince e si perde tutti assieme”.
‘Ecco il mio consiglio al tecnico viola. Il ruolo dell’allenatore è difficile'
“Italiano da quando è arrivato non è mai entrato nelle simpatie della tifoseria, ma è un tecnico giovane che lavora, alle prime esperienze in Serie A e va aiutato. Invece ogni volta che perde ci sono contestazioni. Evidentemente non piace nemmeno sotto il profilo fisico, perchè oggi nel mondo mediatico è importante anche piacere. Io consiglierei a Italiano di cominciare a mettersi una bella camicia, la cravatta, la giacca, di presentarsi al meglio. Oggi essere biondi, alti, con occhi azzurri e un bel fisico è un vantaggio. Tifosi e società ti concedono qualcosa di più. Quando lo vedo mi viene da dirgli di mettersi a modo e darsi una regolatina, viene in campo che sembra un addetto ai lavori, ma non un allenatore. Conta anche quello. Vorrei parlarci un giorno per dirgli queste cose. Devi sembrare un allenatore, che ha la sua forza in panchina, non un lavoratore qualsiasi”.
‘L’allenatore non può accontentare tutti. Mourinho a Roma ha fatto ciò che ha voluto'
“Non mi sta bene che quando vince è bravo e quando perde gli dicono di tutto. L’allenatore a casa riposa poca, pensa a cosa fare per la domenica, e quando un tecnico ha 28 calciatori a disposizione…come fa questo pover’uomo ad accontentare tutti? È difficile il ruolo dell’allenatore. Io ho ammirazione per lui, Firenze è un ambiente difficile e a me pare che abbia fatto un buon lavoro. Non si possono addossare a lui tutte le colpe se perdi…Se invece porti Mourinho…può far tutto quello che vuole. Ha preso soldi a ripetizione, se n’è andato perchè voleva andarsene, a metà classifica, tirando in ballo il presidente della Roma, mai contestato”.