Ad Atene la scintilla, in Nazionale la conferma: forse Milenkovic è tornato quello di prima. Una risorsa troppo importante da ritrovare per la Fiorentina
Non giriamoci intorno, quella da poco conclusa è stata probabilmente la peggior stagione di Nikola Milenkovic da quando è arrivato dalla Fiorentina. L'impressione che, nonostante i soli 27 anni (da compiere), il difensore serbo fosse orientato verso una fase discendente di rendimento era diffusa… almeno fino al 29 maggio.
Ad Atene la svolta
Giorno in cui, nella finale di Conference League persa contro l'Olympiakos, Milenkovic è stato per distacco il migliore in campo. L'unico, insieme a Terracciano, a salvarsi in una irriconoscibile Fiorentina. Novanta e più minuti di assoluto dominio su El Kaabi, il bomber marocchino che non a caso ha segnato solo quando a marcarlo c'era qualcun altro.
Tra i migliori in Nazionale
Una partita che, al netto della delusione per la sconfitta, è stata una sorta di scintilla per Milenkovic che infatti si sta confermando con la maglia della Nazionale. La Serbia ha ottenuto solo un punto nelle prime due gare dell'Europeo, ma le prestazioni del difensore viola sono state ottime sia contro l'Inghilterra sia contro l'Ungheria.
Una risorsa da ritrovare
Chissà, allora, che Milenkovic non possa essersi lasciato alle spalle le difficoltà che ha incontrato in campionato. Il pilastro della difesa non dava più certezze, ma la Fiorentina ha terribilmente bisogno di riavere la sua versione migliore per la prossima stagione. A 27 anni non si può certo essere da “buttare”, d'altronde, e Palladino sarebbe certamente felice di poter contare sullo stesso giocatore che ha annientato un certo Harry Kane.