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Sebastien Frey è stato l'ultimo portiere della Fiorentina in Champions League. L'ex estremo difensore viola, intervistato da La Gazzetta dello Sport, prova ad analizzare le analogie che ci sono tra la squadra attuale e quella di allora: “Di sicuro la bravura dei due tecnici. E non dimentichiamoci che Italiano ai tempi del Verona è stato allenato da Prandelli. Ha saputo riportare quell’entusiasmo fondamentale per una piazza particolare come quella viola. Certo, i risultati aiutano, ma si sente nell’aria che ora c’è un clima costruttivo. Oltre che far giocare bene le loro squadre, Vincenzo e Cesare hanno saputo creare uno spogliatoio unito. La base di ogni successo. Italiano criticato? Basti pensare a cosa ha fatto con Bonaventura, arrivato dal Milan quando sembrava in parabola discendente. Il tecnico ha saputo rigenerarlo, ora è un vero trascinatore e si è riconquistato con pieno merito anche la Nazionale”.

Su Gonzalez: “Gol e classe, Nico è il nostro Mutu. Nel 2009 la svolta Champions arrivò a Marassi, eravamo sotto 3-0 e Adrian nel finale si inventò una tripletta pazzesca. Anche con l’argentino, come per Quarta, Italiano è stato bravo a trasmettere la giusta tranquillità”.

A gennaio ci sarà il mercato che potrà dare ulteriore linfa alla squadra: “Se la Fiorentina sarà ancora in alto - conclude Frey - Commisso farà l’ennesimo sforzo. Ha appena investito 120 milioni per il Viola Park, un gioiello unico in Europa, forse nel mondo. Rocco da monumento, anche per il mercato molto intelligente, concordato in estate con Italiano”.

Frey: "Bonaventura leader silenzioso, in lui rivedo Borja Valero. Ho capito poco l'arrivo di Christensen, avendo già Terracciano. Viola Park decisivo per l'acquisto dei calciatori"
Storico e amatissimo portiere della Fiorentina, Sebastien Frey ha parlato a Radio Bruno.Ecco cosa ha detto l’ex portie...

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