Altro che 40%, fosse per Commisso del Franchi attuale non resterebbe nulla. Il presidente della Fiorentina vede solo una strada per rimettere a nuovo lo stadio
“Ribadisco che la Soprintendenza auspica che la Fiorentina continui a giocare al Franchi. È un problema di progetto. L’unico a noi presentato prevedeva la demolizione del 40% del Franchi e non era accettabile". Poche ore fa sono uscite queste dichiarazioni rilasciate dal soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici, Andrea Pessina, che sono sorprendenti per molti aspetti. Soprattutto perché, fosse per Commisso, altro che 40%, del Franchi attuale resterebbe ben poco, per non dire quasi nulla. Ecco, giusto la Torre di Maratona e qualche altro elemento decorativo, probabilmente anche qualche 'residuo' di scale elicoidali, diventate famose in questo anno, poi stop.
"Se dovessi rifare il Franchi, lo rifarei a modo mio e vorrei che nessuno sindacasse sulle mie idee". Questo passaggio riflette benissimo il Commisso-pensiero sull'argomento. Se si verificassero queste condizioni allora ecco che questa possibilità prenderebbe quota, altrimenti è bene rivolgere lo sguardo altrove.
Andando ancora più in profondità, possiamo aggiungere anche il disegno di legge presentato dalla deputata del Pd Rosa Maria Di Giorgi non è soddisfacente per il numero uno viola, che stava seguendo invece con molto interesse la strada presa dalla Lega Serie A e la task force che era stata messa in piedi, con Barone a capo. Ma abbiamo letto che il dossier prodotto, per il momento non ha trovato la giusta considerazione all'interno del Ministero dello Sport, per cui una nuova legge che agevoli la costruzione e il rifacimento degli stadi è ancora lontana da venire.
"Se dovessi rifare il Franchi, lo rifarei a modo mio e vorrei che nessuno sindacasse sulle mie idee". Questo passaggio riflette benissimo il Commisso-pensiero sull'argomento. Se si verificassero queste condizioni allora ecco che questa possibilità prenderebbe quota, altrimenti è bene rivolgere lo sguardo altrove.
Andando ancora più in profondità, possiamo aggiungere anche il disegno di legge presentato dalla deputata del Pd Rosa Maria Di Giorgi non è soddisfacente per il numero uno viola, che stava seguendo invece con molto interesse la strada presa dalla Lega Serie A e la task force che era stata messa in piedi, con Barone a capo. Ma abbiamo letto che il dossier prodotto, per il momento non ha trovato la giusta considerazione all'interno del Ministero dello Sport, per cui una nuova legge che agevoli la costruzione e il rifacimento degli stadi è ancora lontana da venire.
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