Febbre e Franchi strapieno (a metà): la Fiesole ribolle già. Stavolta niente Tino Costa e Benalouane all'orizzonte
Non siamo ancora al giro di boa, anche se non manca tantissimo, ma a un punto di svolta della stagione sì: la Fiorentina attende l'Inter, con tutto da guadagnare e nessun dramma in ponte qualora dovesse andare male la gara di stasera. Una febbre di questo tipo non si registrava da tanti anni, perché c'è la consapevolezza, oltre ai risultati. Il Franchi straborderà, anche se a metà capienza come ormai siamo abituati a vederlo, la Fiesole guarnirà il tutto con una delle sue coreografie.
A gennaio del 2016 la Fiorentina fallì l'aggancio alla vetta proprio sul match conclusivo del girone d'andata e poi la magia, ricorda il Corriere dello Sport, andò a farsi benedire anche per un mercato tragico, che portò in dote i prestiti, tra gli altri, di Tino Costa e Benalouane. Stavolta non c'è mercato all'orizzonte e di margine per mantenere alta l'asticella dell'entusiasmo ce n'è.