Durante a FN: “Valentini non entusiasma, alla Fiorentina servono quattro acquisti. Quarta al River? Un'operazione da fare. Pradè-Goretti, grande coppia!”
Il calciomercato invernale è alle porte e allora Fiorentinanews.com ha contattato uno che di quest’argomento se ne intende, come l’intermediario Sabatino Durante, molto noto in particolare per quanto riguarda le operazioni con i calciatori sudamericani.
Ci farebbe una descrizione di Nicolas Valentini, neo acquisto della Fiorentina? Quanto può dare e con che tempistiche alla causa viola?
“Io lo considero un discreto giocatore, ma non credo che possa fare la differenza in Italia. Inciderà, ora ovviamente non ha il ritmo partita, quindi un paio di mesi bisognerà aspettarlo per via della lunga inattività. È uno di quei calciatori che non mi entusiasmano, basta guardare chi gioca ora al Boca Juniors: Anselmino che è più forte e, non per niente, lo ha acquistato il Chelsea. Lo considero un acquisto che magari appartiene, ma posso sbagliarmi perché è solo una sensazione, alla gestione precedente. Gli argentini, poi, sono bravi ad adattarsi e magari mi smentisce, migliorando tanto nel suo percorso italiano, come hanno fatto in molti. Mi viene in mente Hugo Campagnaro, uno che mi ha smentito in passato e che considerai erroneamente non all’altezza quando arrivò in Italia, preso dal Piacenza di Castagnini”.
Martinez Quarta sembra invece destinato a ritornare al River Plate. È un’operazione che condivide?
“Il River ha soldi, se non ci punta l’allenatore (Palladino, ndr), è un’operazione che farei. Leggo di 6-7 milioni come possibile contropartita e non mi sembra poco, considerando che con la stessa cifra in Argentina ci compri difensori centrali giovani e forti classe 2002, 2003 e 2004”.
Cosa si aspetta dal mercato di gennaio della Fiorentina?
“Ho visto la partita di ieri tra Juve e Viola e faccio delle riflessioni a voce alta. Innanzitutto, dico che il Campionato italiano non è all’altezza di quello di una volta. Ad esempio, paragono per ruolo Colpani con Rapaic che ho avuto al Perugia, non al Real Madrid, e l’esito del confronto pende tutto dalla parte dell’ex atleta croato. All’italiano manca il fisico per giocare a certi livelli. Il medesimo discorso fisico lo faccio con Cataldi (visto che difficoltà con Thuram?). Ma lo stesso vale anche per le altre squadre italiane, non è assolutamente solo un problema di Fiorentina e Juventus. Il nostro calcio si salva perché ha i migliori allenatori al mondo, che ci permettono di tenere la voce in capitolo anche in Europa, grazie alla tattica. Molti giocatori, invece, 15-20 anni fa avrebbero giocato in Serie B. I gigliati devono continuare ad essere squadra, come sono oggi. Chi acquisterei secondo la mia modesta opinione? Un centrocampista di peso, un terzino sinistro, un attaccante ed un altro difensore centrale. La Fiorentina deve, comunque, mettere muscoli nei suoi giocatori”.
32 punti in 17 partite: la Fiorentina può giocarsi la qualificazione alla prossima Champions League fino in fondo?
“Me lo auguro di vero cuore. Hanno Goretti che capisce tanto di calcio ed ha una grande sensibilità. Ne sbaglia pochi di calciatori. Pradè, poi, è molto sottovalutato, perché invece sa fare la mossa giusta quando si parla di rapporti e nel chiudere i contratti. Che coppia che formano: uno ha grande fiuto per il calcio, l’altro è bravissimo nelle trattative e nelle relazioni. La compagine toscana ha cambiato parecchi giocatori e l’allenatore e, nonostante questo, gioca da squadra dimostrando di valere più della somma dei singoli calciatori, mascherando diversi punti deboli”.
Questa è la stagione della consacrazione definitiva di Dodò: si sente di condividere questa affermazione?
“Assolutamente sì. È il classico terzino brasiliano, deve giocare in Nazionale fisso, al Brasile serve come il pane: è piccolino, ma con una vitalità eccezionale. Non mi meraviglio di lui. Lo conosco da tanti anni, da quando giocava in Ucraina ed ancora prima nel Coritiba. In Italia, magari, diamo la preferenza a giocatori con qualche centimetro in più, mentre in Brasile fanno le ali e l’altezza conta di meno”.