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"Noi abbiamo l’opzione per comprare più ettari dai proprietari che ci hanno venduto i terreni per il centro sportivo”: la frase pronunciata ieri da Rocco Commisso, durante il sopralluogo a Bagno a Ripoli, ha scatenato molta curiosità. E’ quindi possibile ipotizzare già un allargamento dell’area del centro sportivo prima ancora che sia realizzato? E per fare cosa? Qualcuno ha pensato perfino allo stadio. “Avendo presenti le caratteristiche dimensionali e morfologiche di uno stadio di quella capienza – risponde l’architetto della Soprintendenza, Michele Cornieti, responsabile della zona di Bagno a Ripoli – diciamo che il Pian di Ripoli non è l’area più idonea, proprio per il valore paesaggistico e il discreto grado di naturalità, per un’infrastruttura di quella portata. Non solo come struttura architettonica ma anche riguardo al consumo di suolo che le infrastrutture connesse, come viabilità e parcheggi, prevedono”.

Accantonata la suggestione stadio, resta comunque la conferma che Commisso ha chiesto alla famiglia Guicciardini Corsi Salviati, da cui ha acquistato i 25 ettari per il centro sportivo, un diritto di prelazione qualora intendesse vendere i terreni ancora di sua proprietà che si trovano a nord/ovest del centro sportivo, oltre via del Padule. Si tratta di un’ampia distesa di terreni, per svariati ettari, che, secondo le indicazioni urbanistiche del Comune di Bagno a Ripoli, hanno destinazione agricola. Questi terreni non sono compresi nella variante urbanistica, a cui sta lavorando il Comune, che muterà la destinazione alle aree già acquistate dalla Fiorentina allo scopo di permettere l’avvio del lavori per il centro sportivo entro il prossimo settembre. Qualora, in futuro, Commisso li acquistasse, occorrerebbe una nuova variante al Piano attuativo del Comune per utilizzarli a scopi diversi da quelli agricoli.


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