Ceccherini e Biraghi, un secondo tempo non all'altezza del primo. Dragowski in vena di miracoli, ma sarebbe potuto uscire sul quarto gol?
Continua la rubrica di Fiorentinanews.com dedicata all’analisi della fase difensiva della Fiorentina, con un’attenzione particolare agli eventuali gol subiti dalla squadra di Beppe Iachini. Contro l'Inter la retroguardia viola ha avuto il suo ben da fare, visto il potenziale offensivo avversario. Tra i tre difensori, si salva completamente solo Milenkovic, tutto sommato mai in affanno. Diverso il discorso per Ceccherini che, a fronte di un primo tempo in cui ne prende tante, nella ripresa sprofonda vistosamente. Prima con l'autogol del momentaneo 2-1 nerazzurro, poi con il buco che propizia il 3-3. Luci e ombre per Caceres, semplicemente straordinario quando ferma Lautaro in occasione del rigore prima concesso e poi giustamente tolto all'Inter. Meno in occasione dell'1-1, quando non riesce ad anticipare Lukaku. Passiamo alle corsie esterne, dove troviamo Biraghi: l'ex di turno contribuisce al vantaggio iniziale con un bel cross di destro, poi spreca l'occasione del raddoppio con un tiro sbilenco. Sul 3-3, invece, non brilla altrettanto visto che Hakimi gli passa dietro andando poi a servire l'assist vincente per Lukaku. Chiudiamo come di consueto col giudizio su Dragowski, mettendo quindi la lente d'ingrandimento sui gol subiti. Difficile dargli colpe sul primo, visto che la visuale sul pallone gli è oscurata dai difensori al momento del tiro. Nulla da fare sulla deviazione di Ceccherini, così come sul tapin di Lukaku dove per poco non ci scappa il miracolo. Certamente l'episodio che ha fatto più discutere è quello della quarta rete nerazzurra, dove in molti hanno chiamato l'uscita di Dragowski. Un tentativo sicuramente poteva essere fatto, magari prendendosi il rischio di non arrivare sul pallone. La situazione comunque non era delle più semplici, considerando la deviazione di Castrovilli sul cross di Sanchez che ha mandato fuori tempo portiere e difensori. Sarebbe tuttavia ingeneroso non citare ciò che Dragowski ha fatto prima del micidiale uno-due dell'Inter: un gran volo sulla staffilata di Barella e soprattutto una parata strepitosa, con la punta del piede, a tu per tu con Lukaku.