Cosa cambia tra Fagioli e Tonali? La ricostruzione degli inquirenti sulle loro dichiarazioni, sotto esame la sincerità del centrocampista viola. E Zaniolo...

Nicolò Fagioli e Sandro Tonali sono indagati sia per aver giocato su alcune piattaforme illegali di scommesse sportive, sia perché “davano pubblicità ai giochi e alle scommesse illegali” tra i loro conoscenti, molti dei quali calciatori professionisti. Lo scopo era ottenere bonus per le applicazioni di gioco. Il tutto risale chiaramente al caso di fine 2023. Esplorando le carte dell'inchiesta, tuttavia, come riporta La Gazzetta dello Sport, si evidenzia un ruolo peggiore dell'attuale centrocampista della Fiorentina rispetto al ragazzo in forza al Newcastle.
“Le estrapolazioni forensi del cellulare restituiscono una realtà in parte o in tutto diversa sia in merito ai rapporti con l'amico Tommaso De Giacomo che, contrariamente a quanto dichiarato dal Fagioli, lo sollecitava ad agganciare altri calciatori, riconoscendogli poi un credito o scalandogli tale compenso dal suo debito, sia ai rapporti con la gioielleria Elysium, le cui fatture servivano solo a mascherare i pagamenti dei debiti di gioco, senza che alle stesse facesse seguito l'acquisto effettivo di orologi o altri beni”: così si scrive di Fagioli da parte degli inquirenti, che dunque mettono in discussione la veridicità delle sue affermazioni.
Queste le dichiarazioni più interessanti di Fagioli negli interrogatori ai p.m. di Torino del 23 giugno 2023 e del 16 febbraio 2024, già emerse in passato e riportate nell'inchiesta milanese: “Ho effettuato delle scommesse su siti irregolari, scommettevo sulle partite di calcio, sul casinò e tennis. La maggior parte era tennis. Ho iniziato nell'estate 2021 quando mi trovavo ad allenarmi per la Nazionale a Tirrenia. Non mi sono neanche posto il problema se i siti fossero regolari o no. Prima di sapere di essere indagato scommettevo praticamente tutti i giorni”. E ancora, sul coinvolgimento di altri calciatori, di Zaniolo in particolare: “Ho indicato il sito illegale sul quale effettuare scommesse online, su roulette o poker, a Zaniolo. Non ho guadagnato nulla e lui non ha utilizzato il mio account”. Alcune delle affermazioni sono contestate dagli inquirenti.
E Zaniolo? Questo un estratto delle affermazioni, invece, di Sandro Tonali: “Zaniolo mi ha raccontato di avere giocato soltanto a blackjack, casinò e poker. Sulla piattaforma di cui ho parlato ho anche giocato a poker e lo hanno fatto Perin, Fagioli, Pietro Marinoni, Zaniolo”.