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Calmo, serafico, misurato, raramente fuori dalle righe. In ogni uscita pubblica, l'attuale direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, è sempre stato così. Ma dopo il KO subito dalla squadra a Monza beh…non si è trattenuto più nemmeno lui. 

Anche questo è un segnale che dobbiamo registrare per cercare di capire fino in fondo quanto sta accadendo all'interno del variegato mondo viola. E' incazzato (utilizzo le sue parole) Pradè per quello che ha visto ieri, ma le frasi più importanti, i passaggi più significativi sono altri. 

Mal di pancia

Intanto il riferimento ai “mal di pancia”. Un elemento che non sta più bene a Firenze lo sappiamo tutti chi è, perché la situazione che si è venuta a creare con Cristiano Biraghi, è sotto gli occhi di tutti ed è saputa e risaputa. Ma ce ne sono anche altri nella sua condizione? E in quanti sono? Perché se parliamo di uno o due è un conto, è un qualcosa di fisiologico, che c'è e che ci sarà sempre in ogni squadra, anche perché un allenatore non può certo accontentare tutti. Ma se fossero per caso più di cinque, lo scenario comincerebbe ad essere un altro. 

Cambio di regime

E poi: “Si cambia regime, la mattina si arriva e si va via la sera tardi”. Ma perché prima non avveniva questo? I calciatori non sono tenuti a farlo se non vogliono, ma è difficile pensare a dirigenti e membri dello staff tecnico che non facessero già questo nei mesi precedenti allo sfogo del ds. Questo è un passaggio criptico e scivoloso allo stesso tempo. A chi era rivolto? 

Reazione

Reazione immediata, è quello che tutti chiedono, non è possibile rovinare quello di bello era stato fatto in tre mesi nel giro di tre settimane. Anche Pradè però faccia la sua parte per il settore di sua competenza diretta, visto che siamo anche in pieno fermento mercato. 


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