Quanto pesa l'assenza di Adli? Senza il "pittore" il gioco di Palladino vacilla
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In questo periodo di crisi per la Fiorentina, Palladino non ha potuto contare su uno dei suoi inamovibili nel filotto di vittorie fra ottobre e novembre. Yacine Adli, arrivato a Firenze in prestito dal Milan, è ormai out da settimane, una situazione che ricorda purtroppo quella sofferta da Cataldi, l'altro centrocampista “scomparso” per molto tempo prima di ritrovare la condizione giusto nelle ultime due gare.
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Cataldi e Adli: il centrocampo era sistemato così
I due facevano una bella coppia, c'è poco da dire. L'ex Lazio era addetto principalmente al recupero palloni, mentre il francese si esibiva di più nel palleggio e nella costruzione dal basso (anche a costo di commettere gravi errori, come quello in casa con il Torino). Non due funamboli del pallone, ma nemmeno due cui la Fiorentina di adesso può fare a meno.
La crisi di Palladino passa dal centrocampo
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L'infortunio di Cataldi ha visto il ritorno fra i titolari di Mandragora, giocatore che con Palladino aveva visto poco il campo. Quello di Adli poi lo ha addirittura confermato, a Verona persino a scapito del neo acquisto Fagioli. L'esperienza dell'ex Juve non si mette in discussione, ma ciò che sta tremendamente mancando alla Viola nelle ultime partite è la fantasia. Qualità che non si può abbinare al nome di Rolando. E così, l'assenza prolungata di Adli, in dubbio anche per il Lecce, inizia ora a pesare. La caviglia duole ancora, è uno di quegli infortuni che non consente un recupero certo: quando si tratta di dolore, è difficile giocare ad alti ritmi. Palladino, però, è (quasi) arrivato al capolinea visti gli ultimi tre risultati: trovare una soluzione a centrocampo è l'unico modo per salvare la sua stagione.
Chi si “butta nel mezzo” col Lecce?
Le alternative nel mezzo ora non mancano. C'è appunto Fagioli, l'unica volta schierato dall'inizio come trequartista, poi Ndour, apparso però fuorigiri a Verona e anche Richardson, che era stato “premiato” a San Siro dopo il 3-0 sull'Inter. Non è stato messo Folorunsho in questo elenco poiché la posizione dell'ex Verona sembra ormai decisa: ala sinistra “alla Bove”. Quindi, finché non torna Adli, manca un vero e proprio regista. Mandragora non è in grado di svolgere tali compiti, mentre è da Cataldi che ci si aspetta una presa di responsabilità: c'è bisogno di fiducia e quale miglior antidoto alla paura se non quello di un mediano con alle spalle quasi dieci stagioni in Serie A? La Fiorentina di Palladino - si è detto tante volte - non ha gioco. Allora non resta che cercarlo, provarlo, costruirlo questo GIOCO. Pena rimanere ancorati alle volatili ripartenze e alle occasioni “offerte” dagli avversari in errore.