“Nessun dramma, ma ben venga per cominciare a svegliarci”: le parole di Biraghi e l’esigenza di trarre lezione dalla figuraccia in Serbia
Dopo la rovinosa sconfitta della Fiorentina contro la Stella Rossa Belgrado, ci sono state parole decise da parte di chi non si è mai fatto problemi ad alzare la voce. Cristiano Biraghi ha messo nero su bianco l'attuale situazione della Viola: "Scoccia perdere così, ma non facciamo drammi: è normale che non siamo al 100%, sarebbe strano il contrario. Però siamo la Fiorentina e queste figure non si possono fare. A volte ben vengano cinque schiaffi, così ci iniziamo a svegliare: tra poco si fa sul serio".
Frasi forti e necessarie per sottolineare l'evidente figuraccia in terra serba, ma soprattutto per poterne estirpare gli errori che prescindono da una preparazione molto più arretrata rispetto a quella dei padroni di casa. I déjà-vu di un approccio mentale completamente sbagliato e dei troppi spazi lasciati in fase difensiva, che richiede particolare attenzione nello stile di gioco di Italiano, sono i fattori principali da mettere sotto la lente di ingrandimento.
Tra qualche svarione di Terracciano e indizi molto preoccupanti da parte di Martinez Quarta, ci sono anche alcuni singoli ad emergere in negativo. Ma la perplessità più grande che la Fiorentina si porta dietro da ieri sera non riguarda tanto gli errori, quanto la ripetitività degli stessi. Ancora tanto lavoro da fare e tanta energia da mettere nelle gambe, per Italiano e per i suoi ragazzi. Il tempo e gli impegni, per archiviare questa disfatta, non mancano. L'importante è che rimanga un semplice intoppo da calcio di luglio.