Gli stadi sono un patrimonio, vanno tutelati! A Livorno, il Comune investe sul Picchi
Ormai in quasi tutta l'Italia del calcio si parla di stadi nuovi, moderni, riprogettati o solamente ammodernati. E se da qualche parte, c'è qualche privato che investe e le società diventano proprietarie degli impianti, da qualche altra c'è qualche Amministrazione Comunale che crede nel valore del calcio e dello sport in generale.
A Firenze, il Comune specie nella legislatura Nardella I e in questo nuovo inizio, ha sostenuto l'idea di uno stadio nuovo per la Fiorentina. Ma proprio la società viola ha rallentato tutto Recentemente, è tornata fuori l'idea Mercafir ma, ancora, tutto è fermo dopo undici anni.
Lo Stadio Artemio Franchi però inizia ad essere un po' anzianotto rispetto ai suoi colleghi e, nonostante qualche lavoro di ristrutturazione prima dell'inizio della stagione, come il ricollocamento delle sedute in Curva Fiesole con conseguente intonacatura, il Franchi non ha grosso appeal.
Manca una copertura, che giova ad anziani e famiglie e non è all'avanguardia. Neanche nei propri servizi igienici. C'è da lavorare. E tanto.
Chi lavora è il Comune di Livorno che, dopo aver dato nuova vita all'Armando Picchi sistemando in Curva Nord dei seggiolini che formano la scritta Livorno in Giallo su sfondo amaranto (come i colori amaranto) e intonacando tutto l'esterno dell'impianto.
Quest'oggi, inoltre, il Consiglio Comunale labronico ha approvato la Delibera che stanzia 370 Mila Euro per la messa in sicurezza della Tribuna Centrale. Questa, soggetta al controllo della Sovrintendenza dei beni culturali, ha richiesto un intervento importante ma che non intaccherà il budget destinato allo sport bensì quello degli interventi struttuali comunali.
La situazione intorno al Picchi non era in buone condizioni e quindi, quest'intervento serve per preparare l'impianto alla nuova stagione.
Ma sugli stadi bisogna investire. Sono i teatri di quello spettacolo che ci fa emozionare tanto: il calcio.