De Santis a FN: “Fiorentina, prendi Montoro, ha tutto per diventare un giocatore importante in Europa. Beltran deve dare di più in fase realizzativa, Moreno..."

Il campionato di Serie A è in sosta per gli impegni delle Nazionali ed allora FiorentinaNews.com ha contattato Lorenzo De Santis. Il noto agente sportivo ed intermediario di calciomercato, molto attivo su quello argentino, ha detto la sua sulla Fiorentina, su alcuni giocatori della medesima squadra e ha offerto un consiglio sul mercato che l’attende nella prossima estate.
Dopo la vittoria contro la Juventus, i viola si sono rilanciati anche in Serie A. Secondo lei, possono ancora giocarsi un posto tra le prime sei del nostro campionato per migliorare la posizione Conference degli anni precedenti?
“Ho sempre pensato, fin da inizio stagione, che l’obiettivo della Fiorentina debba essere l’Europa League. L’Europa di mezzo, definiamola così, rappresenterebbe un significativo passo in avanti dopo tanti anni di Conference. Ci sono molte concorrenti agguerrite, ma i gigliati hanno le carte in regola per giocarsela fino in fondo, anche grazie al mercato di gennaio che ha portato in dote giocatori che allargano la platea di quelli forti. Nonostante le fatiche di coppa da dover sostenere, bisogna fare in modo che l’obiettivo Europa League rimanga concreto”.
La Fiorentina può contare su un centravanti di livello mondiale. La riprova l’abbiamo avuto nella partita con la Germania. Azzardare un paragone con Batistuta lo considera un sacrilegio o ci può cominciare a stare?
“Kean sta avendo una crescita esponenziale, fa gol in tutti i modi. Inoltre, viene a giocare con la squadra dando alla manovra uno spirito diverso, con il suo peso porta via sempre due giocatori. Ti accorgi della sua importanza per assurdo quando manca, perché non hai sostituti in rosa per quel ruolo e questo ha fatto perdere dei punti alla Viola contro le piccole. Certi paragoni, soprattutto a Firenze, sono sempre azzardati, perché Batistuta rappresenta il migliore centravanti della storia della Fiorentina ed uno dei migliori di quella dell’Argentina. Ma Kean è giovane, ci sarà tempo per fare delle comparazioni”.
Ci dice due parole su Matias Moreno, difensore argentino che si è visto poco fin qui, ma che è molto apprezzato da Raffaele Palladino? Caratteristiche e duttilità…
“Il giocatore ha avuto poco spazio, ma Palladino non ha avuto paura di metterlo in partite importanti ed in più di una posizione. Nasce centrale, ma Palladino lo vede bene anche da esterno bloccato. È forte sull’uomo, non va in imbarazzo quando deve costruire, anche se deve ancora prendere le misure col nostro campionato. Per giovane età e duttilità già nella prossima stagione, secondo me, potrà ritagliarsi un posto importante in squadra”.
Il rilancio di Gudmundsson rischia di far perdere punti a Lucas Beltran. È lecito attendersi un miglioramento anche qualitativo, oltre che quantitativo, delle sue prestazioni?
“Tra le note positive dell’ultimo periodo gigliato c’è senz’altro il recupero di Gudmundsson. Quando è stato presente, soprattutto ad inizio stagione, ha dato un contributo importante, specie nelle otto vittorie consecutive dello scorso autunno. Beltran ha dimostrato il suo talento, la capacità di creare superiorità numerica e di mandare in porta i compagni a sprazzi in questa stagione ed in quella precedente. Deve migliore come continuità e numeri, dando di più a livello realizzativo. Per me può farlo assolutamente”.
C’è un giocatore sudamericano che si sentirebbe di consigliare alla Fiorentina, in vista del prossimo calciomercato estivo?
“Ci sono sempre tanti giocatori emergenti in Argentina, il segreto è quello di prenderli prima che su questi atleti cadano gli occhi dei concorrenti. Oggi spendo due paroline su Alvaro Montoro, ragazzino terribile della cantera del Velez, classe 2007. Ha già assaggiato la prima squadra con risultati interessanti, in una società che sta lanciando e vendendo tanti giovani di livello, anche in Italia, come Castro al Bologna e Pellegrino e Husain al Parma. Montoro è già chiacchierato in Spagna ed in Italia, si parla ad esempio del Napoli. Ma vale la pena tenerlo d’occhio con grande attenzione, perché ha tutto per diventare un giocatore importante, anche in Europa”.