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"Ed un po' mi fa ridere" direbbero i Pinguini Tattici Nucleari, perchè sì bocce ferme il pari contro il Sassuolo ci fa sorridere. Non perchè non sia importante, non perchè non sia una boccata d'ossigeno, quanto perchè è un pari contro il Sassuolo (con tutto il rispetto). E fino a pochi anni fa per un pari casalingo contro i neroverdi ci saremmo arrabbiati, qualcuno anche molto.

Ma il punto preso ieri sera dà speranza. Un po' perchè abbiamo visto una Fiorentina diversa, un po' perchè era tanto che non si vedeva del gioco e qualche perla di Ribery. Ci vorrà tempo, ci vorranno allenamenti e partite, ma sicuramente il ritrovarsi in ritiro ha dato alcuni effetti.

Serve fiducia, serve l'Elpis ma non può essere tutto ora quel che luccica. La classifica parla chiaro e, con tutto l'amore che si può avere per la Fiorentina, la squadra viola è chiamata alla vittoria.

Fare la corsa sugli altri sarebbe sbagliato, anche perchè il valore dei singoli è ben superiore, ma non è il caso di abbassare la guardia. Le prossime due sfide con Hellas Verona e Juventus sono molto importanti. Le avversarie sono di livello e, entrambe, hanno dannatamente bisogno di punti per seguire obiettivi ben superiori rispetto a quelli viola.

Non è questione di pessimismo, ma di realtà. Ed è stato lo stesso Cesare Prandelli a dirlo nell'ultima conferenza stampa. Basta aspettative, serve calarsi nella parte. Esattamente come Franck Ribery o Sofyan Amrabat ieri sera.

La Fiorentina è work in progress e sta ritrovando identità. Accogliamo col sorriso il pari sì, ma la situazione non è certo da sottovalutare. Perchè il rischio di ritrovarsi invischiati in una lotta inaspettata, basti pensare al momentaneo vantaggio del Genoa sul Milan, è ancora vivo e vivere la situazione all'acqua di rose non è propositivo.

 

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