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La porta della Fiorentina è stata completamente monopolizzata da David De Gea, e non poteva essere altrimenti: al netto di qualche scettico al suo arrivo, l'estremo difensore spagnolo si è da subito distinto per le prestazioni di qualità che ha saputo regalare ai tifosi viola, togliendo più volte la squadra di Palladino da situazioni spinose grazie alle prodezze alle quali ci ha abituato. Anche per questo, la società sta lavorando per il suo rinnovo, e non potrebbe essere altrimenti: il giocatore sta bene a Firenze ed ha una clausola nel contratto che può essere attivata dalla società, la quale prolungherebbe il suo contratto fino al 2026, a fronte di un salario raddoppiato (che arriverebbe a toccare circa 2 milioni).

Numero 1 blindato, ma il numero 2?

Insomma, un incipit per ribadire che il numero 1 (o 43, nel suo caso) sarà sicuramente lui, salvo clamorosi ribaltoni. La situazione si fa più complicata, però, scendendo nelle gerarchie e analizzando le sue riserve. Quest'anno il numero 2 è stato Terracciano, ma il classe ‘90 sembra ormai al termine della sua avventura in viola, iniziata nel 2019: la pietra tombale, con ogni probabilità, l’ha messa la sua bocciatura in Conference League, contro il Panathinaikos. Già in inverno era stato accostato a diverse squadre tra bassa Serie A e Serie B, ed è diventato sempre più difficile immaginarselo ancora tra i pali del Franchi. Potrebbe valere la pena monetizzare il prima possibile, perché l'anno prossimo sarà l'ultimo del suo contratto.

E Christensen? Il portiere danese classe ‘99 è arrivato a Firenze dall’Hertha Berlino nell'estate del 2023 per contendersi il posto proprio con Terracciano, giocando prevalentemente le partite di Coppa Italia e Conference: l'arrivo di De Gea ha tolto ulteriore spazio a un minutaggio già molto risicato. Il prestito di questa stagione alla Salernitana gli ha dato abbastanza slancio, ma anche per il danese, già considerato un esubero a inizio stagione, si fa sempre più dura tornare alla casa base e dare il proprio contributo per la prossima stagione.

La soluzione è… in casa

Questo, perché il secondo portiere la Fiorentina ce l'ha già in casa. Tommaso Martinelli, classe ‘06, ha tutte le carte in regola per iniziare la scalata verso la titolarità come estremo difensore viola: ha già esordito con la maglia viola sotto Italiano, e quest’anno ha esordito in Conference, davanti ai suoi tifosi, mantenendo anche la porta inviolata. Un altro anno (almeno) di De Gea come mentore e maestro, lui che ha già speso belle parole per il giovanissimo, non potrà che fargli bene. Almeno per quanto riguarda la porta, la Fiorentina sembra in una botte di ferro per gli anni a venire.

 


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