Il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino da circa una settimana ha a disposizione l’attaccante che voleva da tanto, fin da quando era alla guida del Monza. Moise Kean è stato indentificato come profilo ideale dal nuovo allenatore viola: l’ex Juventus si muove su tutto il settore d’attacco, crea dinamismo in fase offensiva, corre tanto e la sua struttura fisica gli consente di essere spesso in vantaggio sui diretti marcatori. Per il gioco di Palladino, di conseguenza, è oro che cola, e fin qua sarebbe tutto perfetto se non fosse che, guardando le reiterate statistiche, nelle ultime due stagioni risaltano soprattutto i pochi gol messi a segno e delle prove non convincenti rispetto a quanto fatto inizialmente prima con la maglia bianconera e poi in prestito al PSG con il quale ha siglato ben 17 gol. Ma come detto da Kean stesso nel corso della conferenza stampa di presentazione, “quello è un bel record ma era di otto anni fa. Quindi ogni giorno lavoro sempre di più per riprendere la strada e avere più record possibili”.

Kean in cerca della maturazione calcistica

Dalla sua parte Kean ha però l’età: ancora 24 anni da compiere e una maturazione calcistica che per un attaccante come lui potrebbe ancora arrivare. I suoi ‘colpi di testa’ fuori dal campo sembrano essere parte del passato, resta soprattutto da monitorare la sua condizione fisica dati gli ultimi infortuni accusati nella scorsa stagione che lo hanno tenuto fuori dal campo per un po’. “Posso dare tanto, qui ho tutto per far bene e non vedo l'ora di iniziare”: in queste sue recenti dichiarazioni emerge una certa voglia di riemergere dopo un periodo in cui ha reso poco sul terreno di gioco.

La scelta di Palladino

Nella sua ancora breve esperienza in Serie A Palladino ha dimostrato di saper alzare il livello dei suoi giocatori, aumentando i ritmi di lavoro, spronandoli a fare sempre meglio, mettendoli in competizione con i comprimari mettendo in mostra tutte le loro qualità. Il potenziale di Kean ancora non lo si è visto del tutto, ma il tecnico viola sa che può tirare fuori il meglio dal suo attaccante. “Palladino Rappresenta quello che cercavo, è l'uomo giusto per me”, ha dichiarato Kean nel corso della sua presentazione con la maglia gigliata. L’abbraccio tra i due al primo incontro al Viola Park è simbolo di intesa e unità di intenti, che in questo caso fa gioco ad entrambi e ovviamente alla Fiorentina stessa. Palladino apprezza tanto anche la duttilità in attacco di Kean, tanto che sta studiando come poter farlo coesistere nei suoi schemi tattici con Beltran e di poter alternarlo con lui.

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