Un rinnovo in ballo, un diritto di riscatto, un recupero dall’infortunio: la trequarti è affollata, ma prevede una sola pedina
La situazione della trequarti della Fiorentina, rimanendo in tema Natale, si potrebbe definire “Una poltrona per tre”. Il 4-2-3-1 di Italiano ha cambiato le gerarchie del centrocampo viola e, senza la coppia di mezzali di riferimento, rimane un solo posto per tre calciatori. C’è un ordine ben definito, ma si tratta pur sempre di tre elementi di rilievo, con tre situazioni interessanti da analizzare.
Bonaventura. Classico intramontabile. La poltrona è per tre, ma il numero 5 viola è in netto vantaggio su tutti gli altri pretendenti alla titolarità. Bonaventura è la semi-certezza, è l’aggiunta vitale di tasso tecnico in una squadra che ne ha tremendamente bisogno. Scorgendo oltre qualche opaca prestazione, riesce a dimostrare di poter essere come il vino: la sua avventura a Firenze è in crescendo, di pari passo con l’età, che però non è ancora un limite. Non è un mistero, la Fiorentina punta a rinnovare il suo contratto, in scadenza a giugno 2023. Ci sono già stati incontri tra le parti, in questa sosta; si cerca l’intesa sulla durata del rinnovo.
Barak. Sei mesi per decidere. Il ceco non ha avuto chissà che impatto devastante, d’altronde il contesto tattico non lo mette nelle migliori condizioni per esprimersi, ma è sempre risultato utile in situazioni spinose. Barak per ora è l’uomo della Conference, con tre reti nella competizione europea più il momentaneo gol del pareggio a Milano come ciliegina sulla torta. Il classe ‘94 è senza dubbio un calciatore funzionale, ma ciò che ha fatto finora basterà per esercitare il diritto di riscatto? Non è certo questo il momento di dare una risposta definitiva: mancano ancora sei mesi insieme. Certo è che se Barak dovesse ripetere le sue ultime prestazioni, la strada è quella giusta.
Castrovilli. Bentornato, ma dove ti metto? Il rientro del 10 è più che mai gradito: la rete al Lugano in amichevole è stata la riconciliazione con il campo, il suo habitat naturale. Nel nuovo assetto deciso da Italiano, si presume un ruolo da trequartista per non snaturare le sue caratteristiche. Con anche il discorso liste di mezzo, emerge qualche dubbio sull’effettivo spazio che Castrovilli può trovare in questi mesi. Ma in fondo, forse, non si tratta di un problema insormontabile: sarà un periodo utile a prescindere, per continuare a cercare la migliore condizione e per tornare ad assaggiare il campo con maggiore continuità, senza fretta.
Bonaventura. Classico intramontabile. La poltrona è per tre, ma il numero 5 viola è in netto vantaggio su tutti gli altri pretendenti alla titolarità. Bonaventura è la semi-certezza, è l’aggiunta vitale di tasso tecnico in una squadra che ne ha tremendamente bisogno. Scorgendo oltre qualche opaca prestazione, riesce a dimostrare di poter essere come il vino: la sua avventura a Firenze è in crescendo, di pari passo con l’età, che però non è ancora un limite. Non è un mistero, la Fiorentina punta a rinnovare il suo contratto, in scadenza a giugno 2023. Ci sono già stati incontri tra le parti, in questa sosta; si cerca l’intesa sulla durata del rinnovo.
Barak. Sei mesi per decidere. Il ceco non ha avuto chissà che impatto devastante, d’altronde il contesto tattico non lo mette nelle migliori condizioni per esprimersi, ma è sempre risultato utile in situazioni spinose. Barak per ora è l’uomo della Conference, con tre reti nella competizione europea più il momentaneo gol del pareggio a Milano come ciliegina sulla torta. Il classe ‘94 è senza dubbio un calciatore funzionale, ma ciò che ha fatto finora basterà per esercitare il diritto di riscatto? Non è certo questo il momento di dare una risposta definitiva: mancano ancora sei mesi insieme. Certo è che se Barak dovesse ripetere le sue ultime prestazioni, la strada è quella giusta.
Castrovilli. Bentornato, ma dove ti metto? Il rientro del 10 è più che mai gradito: la rete al Lugano in amichevole è stata la riconciliazione con il campo, il suo habitat naturale. Nel nuovo assetto deciso da Italiano, si presume un ruolo da trequartista per non snaturare le sue caratteristiche. Con anche il discorso liste di mezzo, emerge qualche dubbio sull’effettivo spazio che Castrovilli può trovare in questi mesi. Ma in fondo, forse, non si tratta di un problema insormontabile: sarà un periodo utile a prescindere, per continuare a cercare la migliore condizione e per tornare ad assaggiare il campo con maggiore continuità, senza fretta.
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