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Sempre nel corso del suo intervento a Radio Bruno Toscana il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha fatto anche un bilancio del 2020: "Il primo è stato un anno di transizione, un campionato non eccellente ma comunque dignitoso nonostante il cambio di allenatore. C'è stata una piccola paura di retrocedere ma alla fine le cose si sono risolte per il meglio. E questo, come ho già detto, è stato il motivo per cui ho confermato Iachini, decisione che ancora oggi reputo giusta. Se dovessi dare un voto all'anno solare della Fiorentina, darei un 5/6. Per correttezza bisogna vedere anche il contest, e da questo punto di vista non è stato un anno facile. Dopo aver comprato la società mi ero conservato una cifra da utilizzare in caso di necessità, e l'ho usata. Se pensate al costo di acquisto del club, aggiunto allo scorso mercato di gennaio e alle spese per il centro sportivo arriviamo già a circa 200 milioni. In due anni ho messo più soldi di tutti i precedenti proprietari della Fiorentina nei loro corsi".

E poi ha aggiunto: "A volte sento un po' troppe critiche, specialmente da giornalisti che non mi piacciono come ad esempio Bucchioni. Dunque voglio dire una cosa: io le critiche le accetto, ma solo se non si sfocia nell'offesa. Non posso e non voglio sentire termini come 'terrone', 'zio d'America', 'speculatore' e tanti altri. Ai giornalisti non è piaciuto il discorso dei cartellini gialli e rossi, che era nata come una battuta e invece diventerà realtà. I media ci hanno detto che dobbiamo stare dalla parte loro e non dei tifosi, ma loro si devono prendere le dovute responsabilità.  Parlo di chi dice bugie, di chi mi chiama 'mafioso', di chi come Basile ha usato parole come 'soprano' riferendosi a me e a Joe Barone".


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