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Le elezioni si avvicinano. E noi di Fiorentinanews.com continuiamo il nostro "Speciale Stadio" nel quale chiediamo, a tutti i Candidati a Sindaco una domanda chiara e precisa sul futuro legato a quest'opera e alla Fiorentina.

Oggi è il momento di Antonella Bundu, Candidata per le liste Sinistra Italiana, Potere al Popolo e Firenze Città Aperta.

Siamo in trepidante attesa. Il Comune di Firenze sta aspettando ACF Fiorentina per capire quali saranno i prossimi appuntamenti sulla vicenda Stadio. Lo stesso stadio per cui la stessa Politica, nel 2008, era d’accordo nel fare secondo il progetto lanciato dalla famiglia Della Valle. Il Comune assume una posizione chiara, anzi chiarissima. Ma ad oggi, non c’è niente. Anzi c’è un Franchi che sta peggiorando ogni giorno di più.

Ecco, arrivando alla campagna elettorale che sta affrontando, il suo competitor Dario Nardella, nella presentazione del programma amministrativo dei prossimo cinque anni, non ha neanche citato lo stadio. Rassegnazione comunale o colpa della Fiorentina? Non si farà? Perché non lo ha citato. Quindi, Lei cosa ritiene che poteva essere fatto in più? Quale posizione ha sul progetto su cui il Comune sta aspettando Fiorentina? Una volta Sindaco, continuerebbe con questo? Cosa cambierebbe?
"Ricordo bene che Matteo Renzi, quand’era sindaco di Firenze, annunciò la posa della prima pietra del nuovo stadio per il primo dicembre del 2012. Da allora sono trascorsi più di sei anni e siamo fermi al punto di partenza, con una situazione che sta penalizzando e continuerà a penalizzare ancora a lungo i tifosi e la squadra. È vero, la Fiorentina non ha ancora prodotto un piano economico e finanziario sul progetto della Cittadella Viola (che oltre allo stadio prevede alberghi e un grande centro commerciale) ma penso che sia riduttivo dare tutte le colpe ai Della Valle".


Ed ha aggiunto: "In tutto questo tempo il Comune poteva fare molte cose: per esempio chiedere alla Soprintendenza l’autorizzazione per completare la copertura del Franchi e studiare il modo per portare la tranvia fino a Campo di Marte. In questo modo si potrebbe anche pensare di continuare a utilizzare il vecchio impianto, che è un esempio ingegneristico e architettonico di inizio ‘900 e, se dismesso, diventerebbe l’ennesimo contenitore vuoto in città. Potremmo invece rafforzare il trasporto pubblico, anche con più parcheggi scambiatori gratuiti e più alternative, non solo bus o treno. La soluzione individuata di un nuovo stadio nell’area Mercafir rischierebbe peraltro di pregiudicare il futuro del Centro alimentare polivalente di Novoli, che di fatto è la seconda azienda cittadina per Pil e numero di lavoratori".

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