Bianco: "La scelta di rimanere un anno alla Fiorentina? La rifarei. Quando finisci la stagione con Italiano sei mentalmente scarico: pretende tantissimo, ma ti dà altrettanto"
A Cronache di Spogliatoio ha parlato il centrocampista della Fiorentina in prestito alla Reggiana Alessandro Bianco. Queste le sue parole sulla sua avventura in viola dal ritiro di Tirrenia, dove è stato convocato per la prima volta con l'Under 21 azzurra:
“La convocazione con l’Under 21? i speravo… so che tra i convocati ci sono tanti ragazzi che giocano in Serie A, ma dopo questo inizio di stagione ci credevo un po’ di più. Alla Fiorentina Aquilani voleva giocare a calcio. Nelle prime 5 o 6 partite del primo anno non abbiamo mai vinto, prendevamo anche gol ingenui, ma ci divertivamo un sacco nel provare a essere propositivi. Poi abbiamo fatto lo switch e iniziato a performare. La scelta di rimanere un anno alla Fiorentina senza provare subito il prestito? Tornando indietro, è stata una scelta giusta che rifarei.
Il salto è stato clamoroso e Italiano pretende tantissimo. Quando finisci una stagione con lui, sei mentalmente scarico. Però ti dà tanto e incide sulla tua carriera: l’ha svoltata a tanti, guardate. Voleva incidere sulla mia costanza, mi ripeteva che dovevo essere concentrato per 90 minuti su tutto, dai duelli aerei alle seconde palle, senza poter sbagliare. Con lui i calciatori finiscono la gara esausti a livello mentale, perché devono mantenere l’asticella altissima nell’arco della sfida. Mi dicono che devo migliorare fisicamente. So che non diventerò mai Adama Traoré, ma lo sto sviluppando in base alle mie caratteristiche. Spero di continuare così e fare il salto".