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La Fiorentina ha (finalmente) il suo cecchino. Dopo una stagione come quella passata, in cui gli errori dal dischetto sono stati davvero tanti e commessi da giocatori differenti, ora la formazione viola sembra aver trovato lo stoccare ideale a cui affidare l’esecuzione dei rigori.

Pur giocando poco, a causa dei guai fisici che lo hanno tormentato in questo avvio di stagione, nei primi mesi a Firenze Albert Gudmundsson è comunque riuscito a mostrare la propria freddezza dagli undici metri. Dei quattro rigori calciati in stagione l’attaccante islandese non ne ha infatti fallito neppure uno.

I primi due li ha realizzati in campionato contro la Lazio il 22 settembre scorso; il terzo negli ottavi di Coppa Italia, nella serie finale poi persa dalla Fiorentina contro l’Empoli; il quarto è quello che ieri sera ha sancito il definitivo 7-0 contro il Lask in Conference League.

Una confidenza che sa di benedizione per una squadra che nel corso dell’ultimo campionato era riuscita a segnare soltanto la metà dei rigori tirati (4 su 8) fallendone uno anche nella semifinale di Supercoppa Italiana contro il Napoli.

Gud, è ora di tornare titolare: la rifinitura per sciogliere gli ultimi dubbi. Dopo tre spezzoni, Palladino tentato dal suo top player sottoutilizzato
Dopo tre spezzoni di misura crescente, per Albert Gudmundsson potrebbe essere giunta l'ora del ritorno in campo da titol...

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