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In un momento di difficoltà, la Fiorentina trova due giocatori che rispondono sul campo e non a chiacchiere.


Fatti e non parole. E' un modo di dire che utilizziamo comunemente e che è valido per tutti i settori della nostra società. Compreso il calcio.

All'interno di questo mondo c'è chi parla, parla, parla all'infinito, oppure gesticola, sbraita, ma alla fine non compiccia niente. C'è invece chi sta zitto, se ne sta buono da una parte e al momento giusto riesce a fare quello che deve fare e forse va anche oltre le proprie normali possibilità.

La partita tra la Fiorentina e il Cittadella porta alla ribalta due esempi concreti, due giocatori che più di ogni altro hanno saputo fare il proprio dovere in campo: Marco Benassi e Pietro Terracciano.

Il centrocampista ha deciso a modo suo l'incontro. Due incursioni da dietro nell'area avversaria e due gol che hanno fatto la felicità di tutti. Specialmente di quel Montella che era in netta difficoltà, ovvero di quella persona che fin qui, gli ha riservato solo scampoli di gioco, e nemmeno molti in campionato.

Il portiere poi si è ritagliato il ruolo di perfetto dodici. Sempre all'ombra di Dragowski, titolare indiscusso e indiscutibile di questa Fiorentina, ma pronto e reattivo fin da subito, fin dal primo minuto. Perché, è bene ricordarlo, Terracciano ha cominciato la sua serata con una parata non banale al primo, ed è rimasto concentrato anche quando il risultato sembrava ormai acquisito e quando qualcun altro avrebbe già tirato i remi in barca, almeno mentalmente.

Due giocatori che non saranno di certo contenti di fare le comparse, specialmente Benassi, ma in un momento così, dove abbiamo visto anche comportamenti tutt'altro che da sottolineare, due esempi che tutti dovrebbero seguire.

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