CINQUE MOTIVI PER CUI STAVOLTA, POTREBBE ESSERE DAVVERO POSSIBILE
Manolo Gabbiadini e la Fiorentina ad oggi potrebbero essere paragonati a due rette parallele. Vicini da sempre, senza incontrarsi mai. L'attaccante ex Napoli sembrava in procinto di vestire la maglia viola nel gennaio 2017, quando Nikola Kalinic era vicinissimo a emigrare in Cina. Il centravanti croato rimase a Firenze e Gabbiadini a Napoli, prima di attraversare la Manica e volare in Gran Bretagna al Southampton. Ma durante la prossima sessione di calciomercato, potrebbe esserci l'occasione per cambiare l'andamento delle due rette, fin qui parallele. L'attaccante di Calcinate ha voglia di rientrare in Italia, e sono possibilmente cinque i motivi per far incontrare le rette in un unico punto di fuga che potrebbe portare Gabbiadini al Franchi.
- IL PREZZO. Fin ora Gabbiadini ha totalizzato 7 presenze in Premier League, senza l'ombra di nessun gol. E la sua valutazione è inevitabilmente calata rispetto ad alcuni mesi fa (sono all'incirca 15 i milioni che il Southampton ha sborsato per lui). Adesso il valore di Gabbiadini si aggira sui 12 milioni di euro, con il club inglese che potrebbe essere disposto a cederlo anche con la formula del prestito oneroso durante la prossima sessione di calciomercato. Un'occasione ghiotta per molti club italiani e dunque, anche per la Fiorentina.
- GOL E PESO OFFENSIVO. Gabbiadini potrebbe essere veramente utile alla causa viola? Vedendo i recenti problemi offensivi della squadra di Pioli, la risposta è si. Vero che l'attaccante ex Sampdoria non è mai andato in doppia cifra in serie A, ma a Napoli ogni volta che entrava dalla panchina riusciva sempre a dare il suo contributo; e non solo dal punto di vista realizzativo. Inoltre Gabbiadini dispone anche di un'importante struttura fisica (è alto 1.86 m) e potrebbe aiutare Simeone, aggiungendo ulteriore peso offensivo in avanti.
- SOLUZIONI DIVERSE. Stefano Pioli ha già allenato Manolo Gabbiadini a Bologna, dove solitamente lo schierava esterno d'attacco; in quella stagione inoltre, l'attaccante lombardo espolose definitivamente. La posizione offensiva di Gabbiadini è difficilmente decifrabile: nasce come prima punta, ma è stato schierato spesso in qualsiasi ruolo offensivo. Dimostrando spesso grande duttilità e dinamicità. Si adatterebbe sia a un 4-3-3 molto offensivo, oppure in coppia con un altro attaccante. La sua qualità tecnica lo rende un calciatore completo su tutto il fronte offensivo.
- ESPERIENZA. Gabbiadini il 26 novembre compirà 27 anni, e aggregare un calciatore maturo e con un buon bagaglio di esperienza alle spalle, non potrebbe altro che giovare il gruppo viola. Inoltre, Gabbiadini conosce già il calcio italiano, quindi non risulterebbe una "scommessa" al buio.
- ITALIANIZZAZIONE. Diego Della Valle non l'ha mai nascosto, anche se gli affari di mercato hanno portato Corvino e Freitas in altre direzioni. Avere una squadra composta da uno zoccolo duro italiano è importante, per il brand ma non solo. Gabbiadini andrebbe a rimpolpare la colonia violazzurra, formata al momento da Benassi, Ceccherini, Chiesa e Biraghi.
- IL PREZZO. Fin ora Gabbiadini ha totalizzato 7 presenze in Premier League, senza l'ombra di nessun gol. E la sua valutazione è inevitabilmente calata rispetto ad alcuni mesi fa (sono all'incirca 15 i milioni che il Southampton ha sborsato per lui). Adesso il valore di Gabbiadini si aggira sui 12 milioni di euro, con il club inglese che potrebbe essere disposto a cederlo anche con la formula del prestito oneroso durante la prossima sessione di calciomercato. Un'occasione ghiotta per molti club italiani e dunque, anche per la Fiorentina.
- GOL E PESO OFFENSIVO. Gabbiadini potrebbe essere veramente utile alla causa viola? Vedendo i recenti problemi offensivi della squadra di Pioli, la risposta è si. Vero che l'attaccante ex Sampdoria non è mai andato in doppia cifra in serie A, ma a Napoli ogni volta che entrava dalla panchina riusciva sempre a dare il suo contributo; e non solo dal punto di vista realizzativo. Inoltre Gabbiadini dispone anche di un'importante struttura fisica (è alto 1.86 m) e potrebbe aiutare Simeone, aggiungendo ulteriore peso offensivo in avanti.
- SOLUZIONI DIVERSE. Stefano Pioli ha già allenato Manolo Gabbiadini a Bologna, dove solitamente lo schierava esterno d'attacco; in quella stagione inoltre, l'attaccante lombardo espolose definitivamente. La posizione offensiva di Gabbiadini è difficilmente decifrabile: nasce come prima punta, ma è stato schierato spesso in qualsiasi ruolo offensivo. Dimostrando spesso grande duttilità e dinamicità. Si adatterebbe sia a un 4-3-3 molto offensivo, oppure in coppia con un altro attaccante. La sua qualità tecnica lo rende un calciatore completo su tutto il fronte offensivo.
- ESPERIENZA. Gabbiadini il 26 novembre compirà 27 anni, e aggregare un calciatore maturo e con un buon bagaglio di esperienza alle spalle, non potrebbe altro che giovare il gruppo viola. Inoltre, Gabbiadini conosce già il calcio italiano, quindi non risulterebbe una "scommessa" al buio.
- ITALIANIZZAZIONE. Diego Della Valle non l'ha mai nascosto, anche se gli affari di mercato hanno portato Corvino e Freitas in altre direzioni. Avere una squadra composta da uno zoccolo duro italiano è importante, per il brand ma non solo. Gabbiadini andrebbe a rimpolpare la colonia violazzurra, formata al momento da Benassi, Ceccherini, Chiesa e Biraghi.
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