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Intervenire. Urgentemente. Snellire la rosa, come chiesto da Prandelli, ma anche acquistare due o tre calciatori di peso. Un paio di attaccanti e un difensore, probabilmente sull'esterno. Perché questa squadra, al di la dei moduli, è in attacco che fa una enorme fatica. Nel costruire occasioni da gol, nel dare più peso specifico all’attacco. Con la cessione di Chiesa e l’arrivo di Callejon si è perso tanto, troppo. Forse il 50% del potenziale offensivo viola. E allora, visto che l’acquisto dell’esterno spagnolo per una serie di motivi, è stato sbagliato, occorre rimediare.

I pareggini adesso fanno comodo, ma presto potrebbero non bastare più. E non si può pretendere tutto dalla voglia di un ragazzo di venti anni, come Vlahovic, o dall’estro di un campione al termine della carriera come Ribery. Loro sono preziosissimi, ma occorre altro. Dispiace, vedere, come la Fiorentina negli ultimi anni si sia liberata di calciatori come Muriel e Ilicic, che oggi fanno faville altrove. O di attaccanti come Simeone, o Rebic, che oggi avrebbero fatto comodo. Per non parlare appunto di Chiesa o di Bernardeschi. Ne sono passate tante di seconde punte, di attaccanti, che oggi avrebbero fatto molto comodo.

Bene, il passato è passato. Interveniamo subito e non ripetiamo gli stessi errori. Se si hanno intenzioni serie, di costruire, di crescere, di fare molto meglio. I calciatori forti, nel mercato di gennaio, costano. E’ vero. Ma non intervenire potrebbe davvero rappresentare un bel rischio. Per una squadra che, nonostante la vittoria di Torino, ha dimostrato di non essersi ancora scrollata di dosso paure, tensione. Lo stesso allenatore, che mai in carriera ha adottato il 3-5-2, e che con il Bologna ha giocato con cinque difensori puri, dimostra che in questo momento la squadra non e’ ‘guarita’. Che è più la paura di perdere che il sogno di vincere in questo momento. O meglio: che fa più comodo un punticino che provare a vincere rischiando di perdere.

Questa è la Fiorentina oggi, ed è bene che tutti se ne rendano conto. Uscire piano piano dalla zona calda, per poi poter progettare qualcosa di diverso. Anche dal punto di vista tattico. Ma per uscirne, appunto, la sensazione è che serva una mano. In casa, la Fiorentina, è tre anni che costruisce poco o niente, che fa fatica, che non trova spazi. Non può essere soltanto un problema di allenatori. Va meglio fuori, speriamo che la partita con la Lazio ci confermi almeno questo. Attendendo, appunto, almeno un paio di acquisti forti e sei/sette cessioni.


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