Il nodo Jovic: Un duplice handicap che influisce sulla (possibile) cessione
Nzola è un nome che piace alla Fiorentina, ma prima di procedere a ogni altro innesto offensivo, il club viola ha premura di capire come Italiano intenderà ridisegnare il suo reparto offensivo.
E il primo, vero, punto di domanda riguarda la gestione di Jovic, che è sotto contratto fino al giugno 2024.
In caso di cessione prima della scadenza dell’accordo, i viola sarebbero tenuti a riconoscere il 50% della rivendita al Real Madrid ma soprattutto, sottolinea stamani il Corriere dello Sport-Stadio, dovrebbero rinunciare agli sgravi fiscali che hanno influito in maniera importante sulla tassazione dello stipendio lordo della punta, che dal 1° gennaio scorso è passata dal 45 al 25%; in caso di permanenza in Italia inferiore ai due anni, tale detrazione verrebbe meno anche sui redditi pregressi.
Un duplice handicap per i viola che a gennaio avevano già ricevuto una generosa proposta di acquisto del giocatore da parte del Galatasaray (rispedita al mittente).
E il primo, vero, punto di domanda riguarda la gestione di Jovic, che è sotto contratto fino al giugno 2024.
In caso di cessione prima della scadenza dell’accordo, i viola sarebbero tenuti a riconoscere il 50% della rivendita al Real Madrid ma soprattutto, sottolinea stamani il Corriere dello Sport-Stadio, dovrebbero rinunciare agli sgravi fiscali che hanno influito in maniera importante sulla tassazione dello stipendio lordo della punta, che dal 1° gennaio scorso è passata dal 45 al 25%; in caso di permanenza in Italia inferiore ai due anni, tale detrazione verrebbe meno anche sui redditi pregressi.
Un duplice handicap per i viola che a gennaio avevano già ricevuto una generosa proposta di acquisto del giocatore da parte del Galatasaray (rispedita al mittente).
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