Due motivi per cui la clausola di Italiano, non sarà elemento di disturbo

Secondo quanto scrive La Nazione, la clausola rescissoria esercitabile da Italiano dal primo al quindici giugno non viene considerata un elemento di disturbo per almeno due motivi: il valore altissimo della penale da pagare (10 milioni) e soprattutto il fatto che sia stata la società a imporla al momento della firma del contratto, come tutela di se stessa nel caso in cui l’allenatore si fosse reso protagonista di un’annata super. E di sicuro il lavoro di Italiano non è sfuggito ai grandi club.
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