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Nella seconda parte della sua intervista a Calciomercato.com, il brasiliano Edmundo parla anche del rapporto con gli altri suo ex compagni e col patron di allora, Vittorio Cecchi Gori: "Avevo un ottimo rapporto con tutti i miei compagni, nello spogliatoio e fuori. Secondo me le voci che sono venute fuori sulle liti con Batistuta e Rui Costa hanno avuto origine dalle loro dichiarazioni sul mio ritorno in Brasile per il Carnevale. Loro non potevano certo dire che io ero nel giusto, e la critica che mi fecero all'epoca è la stessa che faccio io, uomo maturo adesso, al giocatore immaturo di allora. Bati e Rui in quella stagione ebbero l’opportunità nitida di entrare nella storia dopo aver giocato già alcuni anni nella Fiorentina. Io al posto loro forse sarei stato anche più critico, pensando con la testa di oggi. Mi pento, mi pento davvero tanto di aver fatto quel viaggio durante il Carnevale, ma poi con loro specificamente ho sempre mantenuto un’ottima relazione fino a oggi. Quando arrivai a Firenze loro furono i primi a darmi una mano e questo lo ricordo con affetto.

Quando dico che mi pento e lo voglio ripetere ancora, perché è un’opportunità che Lei mi sta dando, nonostante mi avesse chiesto un’intervista su un altro argomento (ride ndr), lo dico con il cuore e con la testa dell’uomo che sono adesso. Ma chi vive in Brasile e conosce la realtà sociale, si rende conto che la mia storia, di ragazzo cresciuto nei quartieri poveri, con una famiglia che faceva fatica a badare a me e ai miei fratelli, è una storia di vittoria. E il mio legame con la famiglia era dettato dalla riconoscenza verso mia madre e mio fratello che hanno creduto in me e mi hanno aiutato. Tornare durante il Carnevale voleva dire portare nella valigia i soldi guadagnati con il calcio, per poter comprare una casa, per dare quella vita felice che da bambini nemmeno sognavamo. Ho sbagliato, è stata esclusivamente colpa mia. E mi dispiace tanto, più il tempo passa e più me ne rammarico. Sempre più spesso vado a vedere su youtube i gol fatti con la maglia viola e mi emoziono. Sto diventando vecchio, vorrei davvero abbracciare uno a uno tutti i tifosi di questa meravigliosa squadra chiedendo loro perdono (interrompe il suo ragionamento per qualche secondo, con la voce rotta dall’emozione). So che l’intervista non era stata concordata su questo argomento, ma non potevo perdere l’occasione di rivolgermi attraverso una testata così conosciuta in Italia, a tutti coloro che so che hanno sperato prima e sofferto poi in quell’anno che avrebbe potuto essere magico e storico per la Fiorentina. Grazie Firenze, grazie Fiorentina, scusatemi ancora tifosi della Viola. Vi voglio bene.".

"Cecchi Gori? Ho saputo che sta passando un brutto periodo a causa dei problemi giudiziari e mi dispiace tanto; per lui nutro tanto affetto e considerazione. So che in più di un'occasione ha dichiarato che sono stato il più bell’acquisto fatto nella sua gestione e questo mi riempie di gioia. Gli vorrei mandare un abbraccio in questo momento delicato e dirgli che mi spiace tanto per non essere riuscito a conquistare quello scudetto. Sapeva che avevo lasciato in Brasile qualche problema familiare, soprattutto per causa di mio fratello, mi ha sempre capito e sostenuto".

Quindi un retroscena anche di mercato: "Moggi mi voleva alla Juventus, diceva che il mio calcio era straordinario che ero sprecato tornando in Brasile, ma all'epoca scelsi di rientrare, scelta che oggi sicuramente non rifarei. Sarei rimasto a Firenze, di sicuro. Con la testa di oggi sarei rimasto ancora 10 anni in Italia".

 


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