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L'ex allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, è tornato a parlare della sua seconda esperienza in viola che lo ha portato a maturare la decisione di smettere di fare il tecnico. 

Stavo sulle palle a tutti - ha detto in un suo intervento al Festival dello Sport 2023 - perché probabilmente il mio modo di essere era quello di coinvolgere tutti, capivo invece che c'era molta individualità non solo a livello di giocatori, ma anche dirigenziale. Mi sono sentito di dover smettere, perché ho lavorato sempre in un certo modo, confrontandomi, dando grandi responsabilità ai giocatori. E capivo che ero sotto pressione, perché ero a Firenze. Ho pensato molte volte se accettare o meno l'incarico, perché mi sento tifoso della Fiorentina, vivo lì, so cosa vuol dire allenare questa squadra”.

Poi ha aggiunto: “E c'è stato anche un episodio, in Sampdoria-Fiorentina. Ho sentito una sensazione che non avevo mai sentito prima dopo il gol di Quagliarella. Ho parlato con un psicologo che mi ha detto che avevo solo voglia di risolvere tutto e subito e che avrei dovuto prendere 15-20 giorno di pausa. Ma tu nel calcio non puoi prenderti una pausa. Sono tornato al centro sportivo e ho sentito questo disagio e quindi ho deciso di smettere”.

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