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Quello dei minuti di recupero è stato uno dei temi principali del Mondiale. La rassegna in Qatar ha dettato la via da seguire per un nuovo modus operandi in Serie A, ovvero quello di concedere importanti extra time per avvicinarsi sempre di più al tempo effettivo. Una strategia decisamente non utilizzata ieri nella partita tra Fiorentina e Monza, dove i minuti di recupero a fine gara sono stati solo quattro.

Sia chiaro, il secondo tempo non aveva visto episodi clamorosi ma 240 secondi sono decisamente lontani dal concetto di "tempo effettivo" di cui molti si sono riempiti la bocca. Il Monza dopo l'1-1 ha potuto fare il suo gioco, con Izzo protagonista in particolare. L'esperto difensore ha prima giocato sul nervosismo dei viola, poi si è accasciato a terra accusando crampi e lasciando così scorrere il cronometro.

Insomma, quella della squadra arbitrale sul recupero è stata una decisione più standard che innovativa, con Feliciani che ha preferito ricorrere al buon vecchio metodo dei richiami in campo. Per Terracciano sull'1-0 e per Di Gregorio nel finale, pur senza ricorrere ai cartellini. Fermo restando che magari la Fiorentina non avrebbe segnato neanche con dei minuti in più, resta il fatto che la rivoluzione proposta del Mondiale è ancora ben lontana dall'essere attuata in Serie A e forse non lo sarà mai.

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