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Con i calciatori spesso e volentieri Corvino è abituato a corteggiamenti che durano anche molto tempo, magari con unioni che si concretizzano al secondo o terzo tentativo. Esempio emblematico è quello di Marko Pjaca, per restare all'attualità, ma anche il caso di Semioli, della sua prima avventura da ds viola, è piuttosto lampante. Chissà che il trend non possa trasferirsi anche al settore degli allenatori e ad Eusebio Di Francesco in particolare: già prima dell'arrivo di Pioli, il direttore di Vernole l'aveva cercato perché sul punto di spiccare il volo dal Sassuolo. "Difra" però preferì comprensibilmente la Roma, per ambizioni e trascorso calcistico; ora, come noto, il tecnico abruzzese è rimasto a piedi e alla sua porta potrebbe ribussare proprio Corvino, nell'ottica del potenziale addio di Pioli. Chiaro però che per accontentare Di Francesco la Fiorentina dovrebbe porre determinate condizioni, soprattutto sotto il profilo tecnico, dato che la sua parabola ha nel frattempo scavalcato la dimensione viola e il suo percorso lo porrebbe eventualmente... in discesa.


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