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Brutto dirlo, ma l'impressione è proprio quella: Montella ci sta prendendo in giro. Non c'è altra spiegazione quando, di fronte all'evidenza di un sistema tattico che non funziona, lui insiste ad usarlo. Quanto dovremo aspettare ancora prima di vedere la Fiorentina smettere di regalare un tempo agli avversari? Perché finché mancherà un attaccante, e ci sarà Boateng in campo, il risultato sarà questo. E la cosa più grave è che a dirlo non è l'autore di questo articolo, ma probabilmente un buon 95% dei tifosi viola. In realtà, a dirlo è anche il campo: dal momento dell'ingresso in campo di Vlahovic, seppur non per sua mano diretta, rimonta col Sassuolo e pareggio col Parma. Unica nota positiva di ieri, riguardo all'operato dell'allenatore, lo scampolo di partita concesso a Pedro che quantomeno dimostra di essere vivo e a disposizione. Anche se, visto che fa già fatica a inserire Vlahovic, viene da chiedersi come Montella possa gestire il brasiliano. Sia chiaro, non tutte le colpe (quando ci sono) vanno attribuite a Montella, ma una buona parte sicuramente si. Perché forse è vero che siamo in un anno di transizione, che ci sono squadre più pronte per competere nell'alta classifica. Ma è anche vero che questa Fiorentina può ottenere molto di più. E il compito dell'allenatore, se di questo nome vuole ritenersi degno, è quello di metterla nelle condizioni di farlo.


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