La Fiorentina come un ottovolante tra alti e bassi, ma la mentalità di squadra cresce sempre di più
Siamo a metà stagione, ma sicuramente la Fiorentina è una squadra ancora tutta da scoprire. Ha nelle corde la qualità e il bel gioco, ma a volte ha delle amnesie totali da essere quasi irriconoscibile come accaduto nemmeno una settimana fa a Torino. Eppure è una Squadra, con la S maiuscola. Magari un po’ acerba, a volte immatura nel gestire alcune situazioni, ma la vittoria contro il Napoli in Coppa Italia è sicuramente un bel segnale in questo senso, dato che da una situazione scomoda con l’uomo in meno ha saputo rimettere la partita sui binari corretti. Merito del lavoro del gruppo, dell’intensità messa e la mentalità di tutti che sposa a pieno la causa viola.
Se serviva una risposta alla debacle di Torino si può ben dire che c’è stata. Poi certo, queste montagne russe tra alti e bassi potrebbero essere anche evitate provando ad essere più continui e ordinati, ma come ha confermato ironicamente lo stesso tecnico viola Vincenzo Italiano la Fiorentina attuale una squadra matta, facendo intendere come l’imprevedibilità e l’eccezionalità siano comunque delle armi a favore da poter utilizzare. Il 4-0 rimediato a Torino in campionato può quindi definirsi un incidente di percorso se la Fiorentina dimostrerà, fin da domani sera contro il Genoa, un atteggiamento consapevole e determinato come quello visto a Napoli nonostante gli episodi dei singoli.
Dopotutto si cresce, si migliora e si impara in seguito agli errori. I giri sull’”ottovolante”, sebbene risultino talvolta pericolosi, fanno parte di un processo di maturazione che tutti giocatori, compreso i nuovi, sanno di dover assimilare. L’importante adesso è rimettersi in careggiata e proseguire con la consapevolezza di essere sempre di più “squadra”.