Se i romanisti godono così tanto, allora vuol dire che qualcosa di buono c'è stato. Un pareggio che non deve affossare un ambiente in netta crescita
Lo so, lo so benissimo, che il pari di Llorente - arrivato quasi a tempo scaduto - ha lasciato tutti attoniti, col capo chino e lo sguardo perso nel vuoto, a contemplare i seggiolini lasciati (già) vuoti dai tifosi stizziti da simile fregatura. Una bruciatura che forse i tifosi della Fiorentina non provavano addirittura dallo scorso 7 giugno, data della finale persa all'ultimo minuto in Conference League. Ma guardiamo - o almeno proviamo a farlo - il lato positivo.
Se Roma esulta così tanto, Firenze non può piangersi addosso
Se i romanisti, nei minuti subito successivi al fischio finale di Massa, hanno esultato e goduto come dei pazzi per un pari risicato a una formazione che le stava dietro in classifica (e non di poco), allora significa che qualcosa di buono la Fiorentina l'ha fatto. Ed è indubbio che sia così. Dopo la Lazio, è arrivata un'altra prestazione di altissima qualità al Franchi, condita da altre due reti segnate a una Big e occasioni da gol limpidissime. Il problema, semmai, è sempre lo stesso: che Milenkovic e Sottil, nel primo tempo, avrebbero dovuto capitalizzare quei due colpi di testa a tu per tu col portiere…
Questo pareggio non deve affossare le ambizioni europee
Ma come aveva già affermato Italiano nel post di Budapest, la sua squadra è in evidente crescita, e questo ormai va avanti da quasi due settimane. La classifica non ride, anzi, ma ciò che ha portato bene nell'era Italiano è sempre stato il bel gioco. Finché c'è stato quello, non ci sono stati grossi problemi. E De Rossi e i romanisti lo hanno provato sulla loro pelle. L'immeritato pari finale non deve affossare un ambiente che sembra essersi ritrovato, almeno confrontandolo con quello depresso di gennaio-febbraio. Il rigore fallito da Biraghi non deve diventare un nuovo punto di non ritorno, questa Fiorentina c'è e si vede.