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Dopo sette stagioni insieme, le strade della Fiorentina e di Nikola Milenkovic sono pronte a separarsi. Manca soltanto l'ufficialità per il suo passaggio al Nottingham Forest, in Premier League. In poche ore, il club viola ha già individuato e provveduto ad acquistare il suo sostituto, ovvero Marin Pongracic dal Lecce, convincendolo in extremis dopo che era tutto fatto con il Rennes.

Un discorso che non cambia

Eppure il punto della questione resta sempre lo stesso. Il centrale croato, affermato nel giro della Nazionale anche negli ultimi Europei e forte di una buona stagione in Salento, è un difensore dalle indubbie prospettive e un profilo finalmente interessante. Distante dalla volontà di fare scouting, ma una riposta adeguata a un'esigenza disperata in difesa. La domanda è, perché ridursi a tale esigenza disperata?

E senza un taglio alla difesa…

Chissà se la combinazione dei due difensori in causa, insieme a Martinez Quarta e Ranieri, avrebbe risolto i problemi di un intero reparto; sicuramente avrebbe definito un pacchetto difensivo di tutto rispetto. Invece la Fiorentina si trova a doverlo ancora definire, vista la cessione di Milenkovic ormai prossima a essere ufficiale.

Il prezzo di ridurre il monte ingaggi

Che il serbo abbia perso lo status di certezza nelle ultime stagioni con prestazioni vacillanti, non ci sono dubbi. Eppure l'ingaggio alto, per altro stabilito di comune accordo con il rinnovo di due anni fa, rappresenta comunque la motivazione guida della trattativa. Difficile non pensare di rivalutare una guida morale della Fiorentina all'inizio di un nuovo progetto tecnico, soprattutto con la possibilità di offrirgli una posizione a lui più congeniale, al centro di una difesa a tre decisamente più accessibile per caratteristiche fisiche.

Gli stessi dubbi sul concetto di ambizione

Anche al di là del fatto che l'importanza di Milenkovic in tale contesto assume un valore diverso da quello economico, lo stesso cartellino guadagnato (per quanto forse fedele alle prestazioni viste con Italiano) è basso per non dire irrisorio. E l'acquisto di Pongracic arriva per un inserimento last-minute, solo dopo aver chiuso la cessione del serbo. Possibile giustificarla con la sola necessità di abbassare il monte ingaggi? Il tempo continuerà a dire la messa in pratica dell'ambizione, certo è che di fronte a questa partenza non arrivano risposte entusiasmanti. Anzi.

Così è se mi pare – Milenkovic si porta via una fetta di esperienza. Il sostituto ci dirà quanto le dichiarate ambizioni della Fiorentina siano reali
Non ricordo gesti polemici, atteggiamenti fuori luogo, comportamenti scorretti sia in campo che fuori dal campo. Ni...

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