De Siervo loda la Supercoppa Italiana con uno stadio deserto alle spalle, i dirigenti (Barone compreso) provano a metterci una pezza. Ma la realtà è ben chiara: il trofeo in Arabia è già un flop
“E' una formula che funziona - ha detto a Mediaset prima di Napoli-Fiorentina l'ad della Lega Serie A De Siervo - Tutti hanno capito venendo qua che il livello delle strutture è buono, sta crescendo il calcio, è un mercato nuovo e noi abbiamo l'obbligo di trovare tifosi in giro per il nostro calcio”. Il tutto mentre alle sue spalle nello stadio di Riyad si contavano pochissimi spettatori sulle tribune, poco più di 9mila su 25mila posti disponibili.
E le immagini di un Al-Awwal Park semi deserto in occasione della prima semifinale di Supercoppa Italiana tra partenopei e viola hanno fatto inevitabilmente il giro del web. Curve totalmente deserte, tribune riempite per poco più di metà. Ad essere totale era solo la desolazione, con nessuna delle due tifoserie organizzate presenti.
A provare a metterci una pezza sono stati anche i dirigenti delle squadre, tra cui Joe Barone: “Essere qui è orgoglio immenso, così come far parte di questo format innovativo e importante che dà possibilità anche ad altre squadre. Questi sono i frutti dell’ottimo lavoro dell’anno scorso”.
La realtà dei fatti però è stata ben visibile agli occhi di tutti, prima, dopo e durante la partita. Lo stadio era vuoto, con le persone fatte addirittura spostare per cercare di creare un effetto diverso. Niente da fare. La prima semifinale della Final Four di questa Supercoppa è stata un flop. A livello di presenze, ovviamente, perché a livello economico sappiamo bene come va la storia. Tifosi messi da parte, la passione anche. Vince il dio denaro, ma che imbarazzo…